• 22 Novembre 2024
  • CRONACHE

Terremoto dell’Aquila, sentenza shock: “Colpa anche delle vittime”

Ci fu concorso di colpe da parte delle vittime rimaste sotto le macerie del palazzo di via Campo di Fossa, a L’Aquila, il fatidico 6 aprile 2009 a seguito della scossa di terremoto che colpì il capoluogo abruzzese e sconvolse l’Italia intera. Questo un passaggio della sentenza in sede civile del Tribunale dell’Aquila che fa riferimento al crollo della palazzina che provocò la morte di 24 persone. Si tratta di una sentenza che farà sicuramente parlare molto.

Il giudice Monica Croci ha riconosciuto solo un risarcimento parziale agli eredi delle vittime, ritenendo che una parte della colpa sia da attribuire alle stesse. Il Tribunale ha riconosciuto una corresponsabilità dei ragazzi morti pari al 30% perché ha ritenuto siano stati imprudenti a non uscire dopo la seconda scossa e ha condannato i Ministeri e le eredi Del Beato, mentre ha respinto le domande nei confronti del Comune e nei confronti del condominio

Dopo la tragedia gli eredi delle vittime, avendo dalla loro parte perizie che attestavano irregolarità in fase di realizzazione dell’immobile e una grave negligenza del Genio civile nello svolgimento del proprio compito di vigilanza sull’osservanza delle norme poste dalla legge, avevano citato in giudizio il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per le responsabilità della Prefettura e del Genio Civile per i mancati controlli durante la costruzione, il Comune dell’Aquila per responsabilità analoghe e le eredi del costruttore Del Beato per le responsabilità in fase di costruzione. 

La sentenza ha così ripartito le responsabilità: 30% alle 24 vittime, 15% al Ministero dell’Interno, 15% Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il restante 40% dagli eredi del costruttore Del Beato.

L’inchiesta penale era stata archiviata quasi nell’immediatezza dell’avvio della maxi inchiesta sui crolli (220 quelli definiti) da parte dei pm Alfredo Rossini (ex Procuratore capo) Fabio Picuti e Roberta D’Avolio in quanto i presunti responsabili all’epoca identificati quali indagati, erano deceduti nel corso degli anni.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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