Uno dei missili è caduto molto vicino alla Corea del Sud, che a sua volta ha risposto alla provocazione di Kim Jong-un lanciando tre missili.
La Corea del Nord ha lanciato almeno 10 missili balistici a corto raggio nel Mar del Giappone, uno dei quali è caduto vicino alle acque territoriali sudcoreane. Secondo molti esperti di politica estera la mossa di Kim Jong-un è da interpretarsi come una risposta all’esercitazione aerea su vasta scala, andata in scena questa settimana, a cui hanno preso parte Corea del Sud e Stati Uniti: manovre militari partite lunedì e che coinvolgono circa 240 aerei da guerra.
Le forze armate sudcoreane hanno fatto sapere che il lancio dei missili ha innescato un allarme aereo nell’isola sudcoreana di Ulleung, al largo della costa orientale della Penisola coreana. I militari di Seul riferiscono inoltre che la Corea del Nord ha sparato circa 100 colpi di artiglieria nella zona cuscinetto’ marittima del mar del Giappone.
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha definito l’episodio “un’invasione territoriale di fatto” e in risposta ha lanciato tre missili aria-superficie di precisione nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano. Uno dei missili del Nord, ha sottolineato Yoon Suk-yeol, “ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione” della penisola.
Oltre al lancio di missili la Corea del Nord ha minacciato di essere pronta addirittura pronta ad utilizzare armi nucleari per far pagare a Usa e Corea del Sud “il prezzo più orribile della storia” qualora dovessero far ricorso alla forza, in un’escalation retorica contro le manovre militari congiunte in corso su larga scala di Washington e Seul. In una nota diffusa nella notte dalla Kcna, Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, ha definito le manovre “aggressive e provocatorie“.
Nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa del Giappone, Yasukazu Hamada, ha fatto sapere che almeno due missili si sono inabissati all’esterno della zona economica esclusiva giapponese, a circa 150 chilometri dal sito di lancio. Non si è fatto attendere il commento del primo ministro giapponese, Fumio Kishida, che ha definito “inaccettabili” i lanci di missili della Corea del Nord, che ne ha effettuati ben 28 dall’inizio del 2022.