• 27 Novembre 2024
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Tennis, Djokovic-Nadal e Pliskova-Konta le finali romane

ROMA. Rafael Nadal contro Novak Djokovic, ancora una volta. L’atto conclusivo degli Internazionali d’Italia sarà un remake del recente passato visto che lo spagnolo e il serbo si affronteranno in finale a Roma per la quinta volta. L’equilibrio regnato finora sulla terra rossa del Foro Italico (due successi a testa) cesserà domani al termine della sfida numero 54 tra i due. Numeri che certificano una rivalità praticamente infinita, la più replicata dell’era Open.

Dopo aver liquidato il greco Stefanos Tsitsipas in due set (6-3 6-4), Rafa va a caccia del primo titolo del 2019 e della nona sinfonia a Roma. Da parte sua Djokovic, in serata ha faticato non poco per avere la meglio sull’argentino Diego Schwartzman (6-3 6-7 6-3 in due ore e mezzo di gioco).

In campo femminile Karolina Pliskova raggiunge Johanna Konta nella finale del singolare femminile degli Internazionali Open d’Italia. La tennista ceca, numero 7 del mondo, conquista la finale del torneo capitolino (3.452.538 dollari di montepremi) dopo aver superato in semifinale con un doppio 6-4 la greca Maria Sakkari, numero 39 del mondo e autentica rivelazione del torneo, in una ora e ventisette minuti di gioco. Per la nativa di Louny è la terza finale stagionale, la prima finale nella città eterna. Al Foto Italico aveva al massimo raggiunto i quarti di finale.

Nella prima delle due semifinali la britannica Johanna Konta ha superato la quotatissima avversaria, l’olandese Kiki Bertens, numero 4 al mondo, dopo una battaglia lunga tre set. I primi due, quasi fotocopia, terminati entrambi col punteggio di 7-5, il primo in favore dell’olandese, il secondo della Konta, che si prende poi la finale nel terzo, con uno schiacciante 6-2. Il match, che è stato interrotto per cinque minuti sul parziale di 1-1 per un malore accusato da una spettatrice sulle tribune del campo Centrale.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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