LONDRA. Anche l’ultimo superstite della brigata azzurra a Wimbledon ha dovuto dire addio alla terza delle quattro prove del Grande Slam. Il romano Matteo Berrettini si è arreso in soli tre set al “maestro” Roger Federer. Quel Roger Federer che sin da ragazzino aveva mitizzato, sognando di poterlo incontrare su un campo da tennis. Il sogno si è avverato, ma la battaglia è stata impari. A condizionare il ventitreenne tennista capitolino è stata proprio l’emozione.
Il tennista romano, reduce da gare di altissimo livello nei primi tre turni, non è mai entrato in partita, fallendo colpi elementari (soprattutto sotto rete) e fallendo moltissime prime palle in servizio. Il match si è concluso dopo poco più di un’ora di gioco con un risultato che non lascia dubbi al divario che c’è stato in campo: 6-1 6-2 6-2.