Tra le novità del 2019, che è iniziato da poche ore, vi è un repentino cambio climatico in Italia.
Dal 2 gennaio ci sarà l’arrivo di aria molto fredda di matrice artica sul nostro Paese, che avrà un apice tra il 3 e il 4 gennaio. Il maltempo interesserà soprattutto l’Italia centrale che si affaccia sull’Adriatico.
Le previsioni sono di 3bmeteo che annuncia un calo delle temperature anche di 10 gradi su diverse regioni italiane. Sono annunciati anche venti forti di Tramontana, Grecale e Maestrale, in particolare sulle Alpi e sull’Appennino, dove si potranno avere giornate con massime sottozero o prossime allo zero. Anche lungo le regioni adriatiche, dalla Romagna alla Puglia, le temperature diurne potrebbero non superare i 3-4 gradi.
La neve non cadrà solo in montagna, e farà la felicità delle stazioni sciistiche, ma con molta probabilità imbiancherà diverse città di pianura dell’Italia centro-meridionale del versante adriatico: Rimini, Ancona, Macerata, Ascoli, Teramo, Pescara, Chieti, Termoli, Foggia e Bari, Fiocchi possibili anche a Lecce e Brindisi entro il 4 gennaio, così come a Matera, Taranto, Potenza, Benevento, Salerno.
Al nord invece il tempo si manterrà in prevalenza soleggiato, secco ma con la colonnina del mercurio sovente prossima allo zero.
Le contraddizioni termiche di questo periodo, che ha avuto un dicembre con temperature elevate, ha fatto registrare un record, destinato a passare alla storia. In Alto Adige quello di lunedi 31 dicembre è stato la fine d’anno più calda degli ultimi cento anni, con temperature di 15 gradi nella Val d’Adige.