La Supercoppa italiana di calcio è andata all’Inter che ha battuto il Napoli con una rete all’ultimo minuto del suo bomber e capitano Lautaro Martinez.
La squadra milanese conquista così per la terza volta il trofeo che viene assegnato nello scontro tra le 4 migliori formazioni italiane del campionato e della Coppa Italia della stagione precedente. Il mister Simone Inzaghi addirittura entra nella leggenda con 5 Supercoppe conquistate, alla guida prima della Lazio e poi dell’Inter.
La partita è stata equilibrata nel primo tempo, quando le due squadre sono state piuttosto guardinghe e le rispettive difese hanno avuto il sopravvento sugli attacchi, grazie ad una tattica accorta delle due panchine, che hanno interpretato realisticamente la partita.
Nel secondo tempo gli equilibri tattici sono mutati, soprattutto grazie all’arbitro Rapuano, che ha cambiato registro e nell’arco di una decina di minuti ha usato il pugno di ferro, ed ha distribuito cartellini gialli praticamente ad ogni entrata fallosa, di entrambe le parti. A farne principalmente le spese, in maniera forse un po’ ingenua, è stato Simeone, il centravanti del Napoli che ha ricevuto un rosso (doppio giallo) intorno al 60′, lasciando cosi gli azzurri in dieci. Mister Mazzarri ha cercato riparo con alcune sostituzioni e modificando l’asseto della sua squadra. Il fortino partenopeo ha retto bene sino ai minuti finali, quando il forcing dell’Inter è stato premiato dal goal di Lautaro Martinez all’89’. Nei sette minuti di recupero non è più successo nulla e nella notte di Riad l’Inter ha potuto alzare la Supercoppa italiana al cielo e godersi il primo titolo della stagione. Tra le fila del Napoli questo epilogo ha suscitato malumore e recriminazione per non essersi potuto giocare le sue carte ad armi pari.
Per entrambe ora c’è il ritorno in Italia e la necessità di concentrarsi sul campionato: per i nerazzurri c’è da rispondere alla Juventus, che in sua assenza si è presa la testa della classifica; per il Napoli c’è da risalire la classifica per puntare alla zona Champions, integrando i nuovi arrivi e i ritorni dalla Coppa d’Africa: il lavoro a mister Mazzarri non mancherà.