Roma – Nel nostro Paese c’è un notevole e troppo disinvolto uso del territorio. E’ quanto emerge dal Rapporto Ispra Snpa sul Consumo di suolo in Italia presentato oggi nella Capitale. Il commento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa è laconico “Sono dati molto preoccupanti” e poi il titolare del ministero dell’Ambiente prosegue
“Abbiamo il consumo di due metri quadrati di suolo al secondo. Lo spreco di suolo e il cemento avanza purtroppo anche nelle aree a rischio idrogeologico e sismico e ciò mi riporta a sottolineare l’urgenza di accelerare l’iter di approvazione del Ddl sul consumo del suolo. Per questo rivolgo un appello alle forze politiche a procedere rapidamente”.
Non c’è bisogno di essere degli studiosi e degli esperti per capire che il suolo è una risorsa esclusiva, non rinnovabile e di conseguenza non deve essere sprecata. Suggestiva la riflessione del Ministro Costa “I dati presentati dall’Ispra ci dicono che oggi ogni neonato nasce in Italia con una ‘dote di cemento’ di 135 metri quadrati. Non è questa l’eredità che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti”.
Cosa bisogna fare per frenare questa massiccia avanzata del cemento?. Il Ministro Costa ha la sua ricetta “Per arrestare questo processo occorre puntare sulla rigenerazione urbana, sul riutilizzo degli edifici dismessi che possono diventare spazi fruibili per i cittadini, contrastando duramente ogni forma di abusivismo che deturpa il paesaggio aggirando leggi e norme di sicurezza”.
Tutto questo sarà possibile se il Parlamento approverà il Ddl sul consumo del suolo. In caso diverso resteranno delle belle e buone intenzioni.