• 26 Novembre 2024
  • CRONACHE

Stupro Piacenza, disperata la vittima: “Riconosciuta a causa del video”

Dopo le polemiche scaturite ieri a seguito del video postato sui social da Giorgia Meloni che ritraggono lo stupro consumato domenica mattina scorsa a Piacenza, quest’oggi i media hanno rivelato alcune frasi che sarebbero state pronunciate dalla vittima e che esprimerebbero il suo profondo sconforto.

La donna, una 55enne ucraina, si è detta disperata perché oltre a essere stata abusata sessualmente da un 27enne originario della Guinea, richiedente asilo politico, sarebbe stata riconosciuta da conoscenti, amici e parenti proprio a causa del filmato apparso su diverse testate giornalistiche online, siti e profili social.

Anche se il video postato dalla leader di FdI, in prima battuta pubblicato da il Messaggero, era stato oblerato in maniera tale da nascondere i volti di vittima e aggressore la donna ha dichiarato di essere stata riconosciuta dalle urla che si sentono chiaramente nel filmato. Questo particolare unito ai dettagli relativi all’età, alla nazionalità della donna e al fatto che vivi e lavori in Italia da molti anni hanno reso facile l’identificazione della stessa da parte delle persone più vicine.

Sul caso la Procura di Piacenza ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di “diffusione senza consenso di materiale riproducente atti sessuali“. Nelle scorse ore il Gip ha convalidato l’arresto del 27enne accusato della violenza: l’uomo si è però dichiarato innocente, sostenendo di aver sentito le urla della donna e di essersi avvicinato per prestare soccorso.

Rimossi (quasi tutti) i video dello stupro dai social network

Intanto Facebook, Instagram e Twitter hanno rimosso il video dello stupro di Piacenza perché viola le loro regole. Al posto del tweet appare la scritta “Questo tweet ha violato le regole di Twitter“, corredata da un link che rimanda alle norme della piattaforma. Anche se la nostra redazione ha attestato che alle 14:46 sono presenti ancora alcuni video sulla piattaforma, addirittura in alcuni si vedono nitidamente i volti della donna e del 27enne richiedente asilo. Sui social del gruppo Meta, invece, le norme violate sono quelle relative al cosiddetto “Sfruttamento sessuale di adulti”.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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