In tutta Italia proteste degli studenti contro l'alternanza scuola lavoro e il secondo scritto dell'esame di maturità. A Torino assaltata la sede di Confindustria
Gli studenti delle superiori tornano in piazza per il terzo venerdì consecutivo. Protestano contro l’alternanza scuola-lavoro, dopo le tragiche morti di due studenti durante altrettanti stage in azienda. Il 18enne Lorenzo Parelli a Udine e il 16 enne Giuseppe Lenoci in un incidente stradale vicino ad Ancona. E anche contro la seconda prova scritta dell’esame di maturità. I cortei si stanno svolgendo in 40 città. Il Viminale è in allerta, gli agenti indossano le body cam, come annunciato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Il fronte più caldo è quello di Torino, dove alcuni giovani armati di bastoni hanno tentato di fare irruzione nella sede di Confindustria scontrandosi con le forze dell’ordine. Il bilancio è di 7 agenti feriti. Tra gli slogan più gettonati, quelli con cui si chiedono le dimissioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
A Milano un migliaio di studenti è partito da largo Cairoli sfilando per le vie del centro. Ci sono stati lanci di uova e vernice contro le sedi di alcune banche e di fumogeni contro le forze dell’ordine. Musica, canti e balli, e gli slogan: “Non si può morire di scuola“, “l’alternanza è sfruttamento“.
A Napoli tre studenti si sono cosparsi di vernice rossa e hanno manifestato davanti alla sede regionale del Partito democratico. “Le vostre mani sono sporche del nostro sangue“, è la scritta apparsa su uno striscione, a ricordare le recenti morti di Lorenzo e Giuseppe nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro.