Ci sono sigle ricorrenti nella vita di tutta i giorni: si usano, si comprendono, ma non tutti conoscono la storia che si nasconde dietro queste realtà. É il caso, ad esempio, di AAMS, sigla che è ben presente soprattutto nella mente di coloro che sono appassionati di giochi e si dedicano a questa attività.
L’acronimo sta per Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e per scoprire la sua storia bisogna fare un salto all’indietro fino all’8 dicembre 1927, quando fu creata la speciale Amministrazione dei Monopoli di Stato. All’inizio aveva il compito di esercitare “i servizi di monopolio di produzione, importazione e vendita dei sali e tabacchi e produzione e vendita del chinino di Stato“. Un ampio settore cui guardare, fondamentale per gli scambi di prodotti di uso quotidiano.
Come era prevedibile, l’Amministrazione dei Monopoli di Stato ebbe un impatto significativo sul tessuto economico e sociale del Paese e contribuì anche alla nascita di nuove attività produttive. Dalle saline alle manifatture di tabacco, si moltiplicarono gli insediamenti connessi all’attività di questo organismo, con effetti significativi in tutto il Paese. Era una fase importante dell’industrializzazione e con questa formula di coordinamento lo Stato contribuì anche allo sviluppo dell’economia e del benessere, tanto che nel corso del Novecento, migliaia di posti di lavoro vennero creati.
Un risultato così positivo che il Governo decise di ampliare i poteri dell’organismo nato per seguire tabacco e sale. La rivoluzione arriva tra gli anni Ottanta e Novanta, quando vengono poste le basi della struttura che porterà a passare dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato alla AAMS, come la conosciamo oggi.
Nel 1988, ad AAMS viene assegnata la gestione delle lotterie nazionali, con la punta di diamante della Lotteria Italia, estratta il 6 gennaio per far iniziare l’anno agli italiani più fortunati con una bella iniezione di milioni da usare per realizzare i loro sogni: acquistare casa oppure smettere di lavorare.
Nel 1994 arriva l’assegnazione di un altro settore, quello del Lotto e delle lotterie istantanee, mentre occorre aspettare altri sei anni perché allo stesso organismo venga assegnato anche il coordinamento del settore del Bingo. Nello stesso periodo, visto che il numero delle attività da gestire è aumentato, viene deciso che la produzione e la commercializzazione del sale e del tabacco sia assegnata a una nuova realtà e nasce l’Ente Tabacchi Italiani (ETI).
All’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato è rimasto tutto il settore del gioco, che viene ulteriormente ampliato nel corso del 2001 e del 2002, quando all’organismo centrale pubblico viene affidata anche la gestione degli altri giochi. A quel punto l’AAMS è una realtà consolidata e diversa da quella delle origini, ma ugualmente essenziale tanto per l’economia quanto per la sicurezza del gioco. Le tipologie di gioco che segue attualmente sono diverse.
Anzitutto ci sono le videolottery, che in Italia sono diffuse dal 2009 e sono una evoluzione delle slot machine, perché non funzionano con una scheda interna per i giochi, ma si collegano ad un server on line nazionale che propone diverse alternative. Cambiano i valori di vincita e anche i pagamenti, benché tutto sia comunque sottoposto a una serie di regole. Le videolottery vengono infatti fornite ai locali pubblici solo da concessionari che hanno ricevuto il benestare dall’AAMS, dopo una serie di controlli e verifiche.
In quanto organo del Ministero dell’Economia italiano, l’AAMS ha il compito di regolare il gioco d’azzardo e di sovrintendere alla sicurezza. Vale anche per i giochi di abilità come il poker nella variante Texas hold ‘em. Dal 2008 l’organismo assegna le licenze in Italia alle poker room online, di cui approva e monitora le transazioni.
Diverse le regole definite per avere successo in questo obiettivo: i montepremi sono costituiti da almeno l’80 per cento di quanto raccolto; le aziende concessionarie possono avere fino al 17 per cento mentre il 3 per cento va all’AAMS. Ancora, questo organismo è quello a cui i giocatori si devono appellare in caso di contestazioni, dal momento che è collegato in tempo con i server dei concessionari e può eseguire verifiche accurate.
Questa forma di protezione rappresenta una delle ragioni per cui gli appassionati di giochi on line, dal poker alle slot, dovrebbero sempre appoggiarsi ai casinò con licenza AAMS, anziché scegliere quelli stranieri che operano con minori controlli. Vale pure per le scommesse sportive, altro comparto affidato per decreto al controllo dell’organismo pubblico, che si occupa di verificare l’operato dei bookmaker, attraverso un sistema che per via telematica o telefonica riceve le scommesse sportive da parte dei concessionari.
Una volta si poteva puntare solo sui cavalli, adesso invece anche su altre discipline sportive, come dimostrano ad esempio i risultati delle scommesse fatte durante Euro 2020, il campionato europeo di calcio, vinto dall’Italia con la sfida emozionante di Wembley.
La storia di questo organismo chiave nel mondo della Dea Bendata aiuta a capire anche le ragioni della sua esistenza. Tentare la sorte usando strutture e piattaforme autorizzate e riconosciute da AAMS offre una serie di vantaggi. Anzitutto le strutture certificate ed i siti di gioco con licenza AAMS, hanno caratteristiche che arrivano a proteggere coloro che rischiano di cadere nella dipendenza; poi i limiti imposti dallo Stato permettono di evitare truffe, che altrimenti potrebbero essere organizzate da concessionari senza scrupoli.
Ancora, questi operatori devono offrire un’ampia gamma di giochi per essere accettati e quindi il servizio diventa di qualità superiore. Certo per qualcuno i vincoli imposti da AAMS potrebbero anche apparire come degli svantaggi. Ad esempio, il fatto che ci siano dei militi di scommessa e di vincita ma anche di deposito potrebbero risultare fastidiosi per i più accanito e spericolati, ma in fondo l’obiettivo è il benessere dei cittadini. E appare sacrosanto da perseguire per un organismo che è emanazione del governo e quindi si identifica come un servizio pubblico.