Sono stati raggiunti un milione e mezzo di firme per l’iniziativa, di cui fa parte anche la Lav, Lega antivivisezione, contro gli animali nelle gabbie. Si tratta della più grande petizione europea per la protezione degli animali negli allevamenti, nominata “End the Cage Age”. Secondo informazioni dell’associazione animalista, la coalizione europea, composta da più di 170 organizzazioni, ha raccolto oltre un milione e mezzo di firme in un anno, segnando un traguardo storico d’importanza globale. Adottata dai Cittadini Europei, End the Cage Age chiede la fine dell’uso delle gabbie in tutti gli allevamenti europei per più di 300 milioni di animali allevati in gabbia in Europa, tra cui suini, galline, conigli, oche, quaglie, e vitelli. Questi animali, infatti, vivono spesso in condizioni di sovraffollamento critico, o in isolamento, senza la possibilità di muoversi liberamente.
Sono 20, delle 170, le organizzazioni italiane che, insieme con i cittadini, hanno portato avanti questa causa: Animal Law, Animal aid, Animal Equality, Ciwf Italia Onlus, Lega Nazionale Difesa del Cane, Legambiente, Amici della Terra, Il Fatto Alimentare, Terra Nuova, Slow Food, Confconsumatori, Lega per l’abolizione della caccia, Jane Goodall Institute, Terra! Onlus, Animalisti Italiani, Enpa, Lav, Partito animalista, Leidaa, Oipa, Lumen. In Italia circa 95mila persone hanno firmato la petizione, ma il numero finale potrebbe crescere ulteriormente perché le firme cartacee sono in fase di conteggio. “Siamo orgogliosi di essere parte di questa grande vittoria ottenuta grazie a una vasta collaborazione. Aver raggiunto il milione e mezzo di firme significa che la Commissione europea non potrà ignorare quanto la protezione degli animali allevati a scopo alimentare sia importante per i cittadini”, fanno sapere le associazioni della coalizione italiana.
La sfida per liberare gli animali dalle gabbie passa dunque alla Commissione europea: “Le gabbie sono un metodo di allevamento anacronistico che causa enormi sofferenze. È tempo di evolvere ed emanciparsi da crudeltà come queste, liberando gli animali che ora vivono ancora dietro le sbarre. Una vita in gabbia non è vita”, sottolineano le associazioni. L’iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) rappresenta un’iniziativa ufficiale dell’Unione europea, che ha lo scopo d’influenzare le istituzioni legislative europee. Entro tre mesi dalla consegna delle firme i rappresentanti della Commissione incontreranno gli organizzatori affinché spieghino l’iniziativa in dettaglio, e in seguito la Commissione adotterà una risposta spiegando quale azione, nel caso, sarà proposta, e i motivi che la determineranno. Infine, l’iniziativa avrà un’audizione in plenaria al Parlamento europeo, seguita da un possibile voto.
Simona Cocola