Il Movimento 5 stelle non riesce a far eleggere il proprio candidato alla guida della Commissione, presieduta fino a pochi giorni fa dal filo russo Vito Petrocelli
E’ Stefania Craxi di Forza Italia la nuova presidente della commissione Esteri del Senato. La figlia di Bettino Craxi, 61 anni, è stata eletta con 12 voti, mentre 9 sono andati al candidato grillino. Si chiude così il “caso Petrocelli“, il presidente filo Putin che si è rifiutato di lasciare l’incarico, tanto da costringere l’intera commissione alle dimissioni per farlo decadere.
L’ex sottosegretario agli Esteri del governo Berlusconi IV ha superato la concorrenza di Ettore Licheri. E’ la prima presidenza di Commissione ottenuta a palazzo Madama dal partito di Berlusconi in questa legislatura. Il Movimento 5 stelle, cui apparteneva Petrocelli, reclamava per sé la presidenza, tanto che il leader Giuseppe Conte non ha preso bene la nomina di Craxi, convocando un consiglio nazionale urgente. L’accordo di massima con il Partito democratico prevedeva la confluenza dei voti su Licheri, ma lo scrutinio segreto ha rimescolato le carte. Il Pd parla di “colpo di mano della destra“, ma il grillino Carlo Sibilia già chiede un “riequilibrio” parlamentare.
Ci troviamo in “Uno scenario internazionale delicato che non consente tentennamenti ed equivoci di sorta e richiede al contempo un surplus di diplomazia“, scrive su Facebook la senatrice di Forza Italia. Che aggiunge: “La politica estera di un grande Paese come l’Italia, per ragioni valoriali e culturali, ancor prima che storiche e geopolitiche, non può non avere chiari connotati atlantici, un atlantismo della ragione che non ammette deroghe ma non accetta subalternità“. Craxi promette “unità e condivisione“.
Soddisfatto il segretario della Lega Matteo Salvini che parla di equilibrio, buonsenso e pace. Per Fratelli d’Italia, invece, la nomina di Stefania Craxi conferma “l’implosione di questa maggioranza di governo”.