Attimi di grande apprensione ieri pomeriggio per Donald Trump, che dopo una sparatoria fuori dalla Casa Bianca è è stato bruscamente allontanato dalla sala stampa pochi minuti dopo aver iniziato un briefing sulla situazione dell’emergenza Coronavirus nel Paese. Un agente del Secret Service ha sparato e colpito un sospettato armato che, secondo quanto riferito dal presidente Usa, è stato trasportato in ospedale. Dopo l’accaduto l’intero edificio è stato bloccato.
Il tycoon, che pochi minuti dopo la misura precauzionale è tornato sul palco, ha riferito ai giornalisti presenti di essere stato scortato da un agente di sicurezza nello Studio Ovale. La sparatoria è avvenuta fuori dal perimetro di 1600 Pennysilvania Avenue, Washington, poco prima delle 18. Tom Sullivan, capo del Secret Service, ieri sera ha dichiarato: “Un uomo di 51 anni si è avvicinato a un ufficiale dei servizi segreti in uniforme vicino alla 17th Street e a Pennsylvania Avenue, a pochi isolati dalla Casa Bianca, e ha detto all’ufficiale di avere un’arma.”
Secondo le prime ricostruzioni l’uomo si sarebbe poi girato e avrebbe corso in maniera aggressiva verso l’ufficiale e in seguito avrebbe preso un oggetto dai suoi vestiti. Il sospetto successivamente si è accucciato a terra, nella classica posizione del tiratore scelto, come se fosse intenzionato a sparare con un’arma. L’ufficiale gli ha poi sparato e lo ha ferito al torso. Le indagini sull’accaduto sono ancora in corso.
Carlo Saccomando