TORINO. “Come va?”, “Grande entusiasmo!” è stato ciò che si sono ripetuti in questi cinque giorni di fiera gli organizzatori del Salone del Libro, un salone che ha fatto registrare 148mila passaggi unici di visitatori, più dello scorso anno, come ha ricordato Silvio Viale, presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro. «Il dato da record vero è quello delle 11 settimane, e ringrazio tutti, tra cui editori, giornalisti, sponsor, fornitori, e tutti coloro che hanno lavorato a questo evento, e i cui nomi si possono trovare tra le pagine 188 e 189 sul sito», ha riferito.
Alla presenza delle autorità e del board del Salone, nella conferenza stampa di chiusura della 32esima edizione, dove si sono annunciate le date del 2020 (14 – 18 maggio) e del 2021 (13 – 17 maggio), l’assessore alla Cultura della Giunta Chiamparino, Antonella Parigi, ha commentato: «Oggi si concludono anche i cinque anni in cui abbiamo lavorato per il Salone. Nel 2014 era un salone azzoppato da difficoltà amministrative, ma dopo anni di enormi difficoltà, e grazie a questa edizione speciale dove siede tutta la filiera del libro, abbiamo concluso il nostro lavoro. Mi auguro che quello che si è costruito con l’impegno di molti non vada distrutto». E, menzionando il direttore Nicola Lagioia, Parigi ha sottolineato che lo stesso ha accettato questo incarico quando nessuno lo voleva.
Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha continuato a elogiare Lagioia: «Nicola Lagioia non si tocca, perché è riuscito con tutta la squadra a risollevare il Salone. Questo è un salone che ha saputo unire tutto ciò che rappresenta il libro, e l’editoria piccola con la grande – ha detto – , un salone che ogni anno ha dimostrato di sapersi rilanciare, ottenendo un risultato sempre migliore. Questo è lo spirito del Salone, che non ha un colore politico, ma è di chi trova nel libro un valore aggiunto».
«Lo spirito del Salone vince sempre», ha quindi affermato Maurizia Rebola, presidente del Comitato d’Indirizzo, e direttore della Fondazione Circolo dei lettori, mentre Giulio Biino, presidente del Circolo dei Lettori, ha aggiunto: «Il risultato portato a casa è straordinario. Le polemiche ci sono state, e io so cosa può e deve essere migliorato. L’obiettivo è stato fare di questa edizione del Salone la più bella di sempre. Competenza, sapienza, esperienza, passione, entusiasmo: questa è la ricetta del Salone, e ringrazio il pubblico che ha risposto come sempre, e più di sempre alla chiamata».
La standing ovation per Nicola Lagioia da parte della sala gremita, pur emozionandolo, non lo ha fatto desistere da quanto aveva da dire: «La kermesse torinese era iniziata tra le polemiche, ed è finita in una festa. Davanti ai cancelli aperti del Lingotto si è presentata la comunità del Salone, la sua vera forza e speranza, che si è mossa in modo festoso, pacifico, e sicuro». E riguardo alle polemiche, Lagioia ha puntato sempre sui circa 150mila visitatori a cui rispondere, al posto di un tweet polemico, riferito al caso Altaforte. «Il Salone è un progetto culturale di un certo tipo – ha evidenziato-, un luogo simbolico e forte. Abbiamo cercato di gestire al meglio le emergenze. Ci sono situazioni in cui pazienza e calma diventano fondamentali. La battaglia per la promozione della lettura è quella vera da portare avanti. Ringrazio tutti i torinesi, tutte le torinesi, tutti i piemontesi, e tutte le piemontesi per come hanno saputo accogliere il mondo in un mondo che non sempre è accogliente».
Simona Cocola