Oggi 21 giugno 2019 alle ore 17:45 sarà il solstizio d’estate, ossia il giorno che segna a tutti gli effetti l’inizio della stagione estiva. Inoltre è la giornata più lunga dell’anno, ovvero quella dove ci sono più ore di luce nell’arco delle 24 ore. Accade due volte l’anno, una volta in ciascun emisfero (settentrionale e meridionale) e nel momento in cui accade il Sole raggiunge il punto più a Nord dell’equatore celeste.
Inoltre l’inclinazione assiale massimo della Terra verso il Sole è di 23,44 gradi, allo stesso modo, la declinazione del sole dal equatore celeste è sempre di 23,44 gradi. Anche Google ha voluto celebrare l’arrivo della nuova stagione con un doodle dedicato alla ricorrenza.
Il temine deriva dal latino solstitium, unione di sol, “Sole” e “sistere“, che significa “fermarsi“. Questo vuol significare come già nell’epoca del tardo Impero romano i nostri avi celebrassero giorno in cui il Sole smetteva di calare sull’orizzonte, anche se in questo caso era riferito specificatamente al solstizio d’inverno.
Mentre per l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, intervistato dall’Ansa, il suo significato del termine starebbe nel fatto che : “Il Sole nel suo movimento apparente lungo le costellazioni dello Zodiaco sembra fermare la sua ascesa (d’estate), e dunque sostare nel cielo, prima di cominciare la discesa che toccherà il punto più a Sud il giorno del solstizio d’inverno“.
La data del solstizio d’estate non cade sempre il 21 giugno, ma oscilla tra il 20 e il 22 giugno, per colpa del calendario e in particolare degli anni bisestili.
Norbert Ciuccariello