BOLOGNA. Un accordo è stato appena sottoscritto tra BolognaFiere e Wopart, la fiera delle opere su carta che è nata a Lugano e che il prossimo settembre (dal 19 al 22) festeggerà la sua quarta edizione. Il format, ideato da Paolo Manazza, ha debuttato nel 2016 con la partecipazione di 37 gallerie e l’anno scorso il numero è salito a 94. La novità di quest’anno è che WopArt Lugano 2019 si avvarrà della collaborazione con il gruppo BolognaFiere Spa.
In tal senso, la vocazione internazionale di WopArt ne avrà un forte impulso come ci spiega Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere: «Attiveremo il nostro know-how tecnico-organizzativo per rendere WopArt adeguata a nuove sfide ma non solo: metteremo a disposizione dell’evento che si tiene a Lugano il network di relazioni internazionali che abbiamo costruito negli anni, per farne presto un format da esportare in molti altri Paesi».
Soddisfazione anche da parte dell’ideatore dell’evento Paolo Manazza: «Complessivamente stiamo rinforzando sul piano industriale, finanziario e culturale un format fieristico sull’arte che ha dimostrato nei primi anni di vita una decisa propensione a crescere e diffondersi, in futuro, da Lugano verso altre città del mondo. Il motivo è semplice: la carta è già un elemento profondamente iconico in quest’epoca digitale e di nuove tecnologie, figuriamoci che cosa diventa se sopra c’è un capolavoro. Anche il mercato è cresciuto moltissimo: tutte le volte che Sotheby’s o Christie’s propongono le loro big auction, le grandi aste, fanno anche cataloghi specifici di work on paper».