• 22 Dicembre 2024
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Sette consigli utili per l’acquisto di un’auto elettrica usata

La mobilità elettrica sta vivendo un periodo di grande espansione e sviluppo, proprio per questo motivo il sito specializzato noicompriamoauto.it ha provato a dare qualche piccolo consiglio, cosa valutare prima di acquistare una vettura elettrica di seconda mano.

1) Quale sarà il vero impiego della vostra auto?

L’utilizzo che faremo della nostra auto elettrica è molto importante in quanto ci permetterà di capire se per l’autonomia che essa stessa offre saremo in grado di compiere tutti gli spostamenti necessari nell’arco della giornata. Gli italiani percorrono poco più di 30 chilometri al giorno e quindi verrebbe da chiedersi: l’acquisto di questo tipo di auto deve essere fatto solo in funzione di grandi distanze o la distanza casa lavoro è sufficiente? Chiaramente una carica completa permetterebbe a chiunque di recarsi a lavoro, al netto di distanze esagerate, però se sul posto di lavoro c’è la reale possibilità di poter “far rifornimento” la prospettiva cambierebbe ancora.

I sette consigli per l’acquisto di un’auto elettrica usata

Generalmente auto con batterie piccole, tra i 30 e 40 kWh, sono perfette per spostamenti in città e piccole gite familiari, però come facilmente comprensibile il raggio d’azione non è così esteso. Ed è proprio qui che è necessario attrezzarsi. Se si dispone di una piazzola di carica a casa, un wallbox è l’investimento giusto. Il costo per l’installazione di questa “scatola” con una presa speciale per la ricarica si aggira intorno ai mille euro, compresa la manodopera. Spesa necessaria se si vuole avere una stazione di ricarica personale direttamente a casa

2) Batterie: a cosa prestare attenzione?

Una batteria con capacità sufficiente è di primaria importanza per l’acquisto di un’ elettrica usata. Così come i classici motori a combustione anche quelli elettrici durano molto, ma non vi è una vera e propria garanzia sulle batterie. Le condizioni ambientali incidono molto sulle loro prestazioni e capacità, ad esempio, a basse temperature, con il riscaldamento, l’aria condizionata o la radio sempre accesi.
Un test della batteria eseguito da un rivenditore specializzato toglierebbe ogni dubbio sulla salute di quest’ultima, anche fare una prova di guida con la l’autonomia a zero permetterebbe di capire la vera carica residua.

consigli auto elettrica usata
Sette consigli utili per l’auto elettrica usata

3) Quanta autonomia hanno le auto elettriche usate?

Partiamo dalla capacità delle batterie. Una batteria da 24 kWh generalmente assicura un’autonomia tra 80 e 130 chilometri, mentre una da 40 kWh estende il range, tra 200 e 280 chilometri. Altro fattore determinante è il design dell’auto che in chiave aerodinamica può portare più o meno resistenza all’avanzamento. Ad esempio, un Hyundai Ioniq Electric è in grado di fendere meglio l’aria di una Opel Ampera-E ed essere relativamente più efficiente nonostante abbia una batteria “meno potente”.
Come già detto in precedenza, uno stile di guida aggressivo, la temperatura esterna e l’uso di vari accessori che richiedono energia vanno inevitabilmente ad inficiare le prestazioni della batteria in termini di durata. Quando si procede in un test dell’auto è buona pratica verificare il livello di carica residua sul display dell’auto per capire quanti sono i chilometri ancora percorribili e verificare allo stesso tempo la velocità di “scarica” del pacco batterie. Altro punticino a favore delle elettriche è il sistema di recupero di energia in frenata che permette di accumulare piccole quantità di autonomia aggiuntive.

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Sette consigli utili per l’auto elettrica usata

4) Come controllare le condizioni tecniche?

Un’auto elettrica ha meno parti meccaniche da tenere sotto controllo rispetto ad una normale auto con motore a combustione, niente candele, iniettori, pompe della benzina o altri componenti, ma altre cose vanno necessariamente tenute d’occhio: pneumatici, freni e ammortizzatori. La parte elettronica essendo abbastanza complicata necessita di interventi mirati e programmati.

5) Quali vantaggi fiscali?

Chiunque acquisti un’ auto elettrica nuova immatricolata tra il 1 Marzo 2019 e il 31 Dicembre 2021 può beneficiare di agevolazioni fiscali. Gli incentivi saranno disponibili per tutte le immatricolazioni, con o senza rottamazione, purché il prezzo di listino del veicolo acquistato sia inferiore a 50.000 Euro L’incentivo ammonta a 6.000 Euro in caso di rottamazione di un veicolo. In assenza di rottamazione, l’incentivo ammonta a 4.000 Euro. Per il momento ancora non si hanno informazioni per tutti coloro che acquistano una elettrica usata ma comunque immatricolata nel periodo indicato per poter beneficiare del bonus.

6) Quanto costa un’auto elettrica usata?

C’è da dire che ancora oggi un’auto elettrica non ha un prezzo basso, ma allo stesso tempo la possibilità di scelta è ampia, dalla economica Nissan Leaf a modelli di spicco come le Tesla. Molto spesso le batterie non sono incluse nel prezzo e quindi si ha una visione distorta del prezzo finale. Un bell’esempio ci viene dato da Renault che con la loro Zoe danno la possibilità di acquistare si l’auto ma non la batteria, che viene data a noleggio, a partire da 69 Euro al mese. Ovviamente i prezzi variano in base alla quantità di chilometri stimata per mese, più autonomia si vuole e più la spesa sale.

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7) Qual è il valore residuo di questi veicoli?

Rispetto alle classiche vetture a combustione le elettriche sono più difficili da valutare in termini di valore residuo. La prima generazione di elettriche per via dell’autonomia poco estesa della batteria non mantengono molto il loro valore e da sommare a questo c’è anche l’alto prezzo di acquisto offerto all’epoca. C’è da considerare che 10 anni fa 150 chilometri di autonomia erano molti, oggi invece 300 chilometri sono quasi lo standard, di conseguenza lo sviluppo dell’autonomia ha un forte impatto sul valore dei vecchi veicoli, di conseguenza investire in un mezzo datato non ha molto senso e comporta un certo rischio.

Chi ha in mente di acquistare un’auto elettrica dovrebbe sempre chiedersi perché ne ha bisogno. Dovrebbe considerare se la sua consapevolezza ambientale, la riduzione dei costi del carburante o la libertà individuale siano superiori l’una all’altra.

Gianluca Caronia

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