I carabinieri per la Tutela Agroalimentare hanno rinvenuto, in diverse regioni italiane, una serie di prodotti d'eccellenza del 'Made in Italy' dalla dubbia provenienza e rintracciabilità: multe per un totale 41mila euro
I Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, nelle scorse settimane, hanno effettuato una serie di ispezioni presso diverse aziende operanti nel settore agroalimentare. Nel corso delle attività di controllo, che hanno interessato in particolar modo Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia, sono state riscontrate violazioni alle normative sull’etichettatura e presentazione dei prodotti, sulla rintracciabilità degli alimenti e tutela dei marchi tutelati DOP e IGP.
A seguito delle verifiche effettuate i militari hanno sequestrato oltre 15 tonnellate di alimenti e effettuato sanzioni amministrative ai titolari delle attività per un totale di 41mila euro. Inoltre è stata denunciata una persona con l’accusa di tentata frode in commercio aggravata.
In un azienda agroalimentare nella provincia di Monza Brianza sono state sequestrate 65.760 confezioni di paste e risotti pronti, per un valore commerciale di circa 110 mila euro, in quanto presentavano illecitamente in etichetta il marchio tutelato “Parmigiano Reggiano DOP”. Contestualmente sono state sanzionate altre quattro imprese, ubicate nelle provincie di Milano e Bolzano, per il cui marchio era stata commissionata la produzione dello stesso alimento.
In provincia di Milano, il titolare di una società dedita alla commercializzazione on-line di specialità alimentari siciliane è stato sanzionato per aver utilizzato il riferimento al “Cioccolato di Modica IGP” senza l’autorizzazione da parte Consorzio di Tutela.
Sempre al Nord, più precisamente in provincia di Torino, i titolari di 2 esercizi di ristorazione sono stati sanzionati in via amministrativa, per aver utilizzato in modo improprio il marchio tutelato “Gorgonzola DOP”. Mentre in provincia di Piacenza, presso un salumificio, sono state sequestrati 800 kg di salami, per un valore di mercato di 8mila euro, per la mancata indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di provenienza della carne suina lavorata.
Scendendo nel Sud Italia, in provincia di Reggio Calabria, il titolare di un salumificio è stato sanzionato per la mancata indicazione obbligatoria in etichetta dei preparati a base di carne prodotti del luogo di provenienza della carne suina lavorata.
In provincia di Catania, presso un’azienda dedita alla lavorazione di frutta secca ed un caseificio, sono stati sequestrati 3.200 kg di pistacchio siciliano e 224 kg di provole stagionate, del valore complessivo di 47 mila euro, per mancanza di tracciabilità. Infine in provincia di Messina, il titolare il di un caseificio è stato denunciato per tentata frode in commercio aggravata per aver posto in vendita, tramite il sito internet aziendale, formaggi ottenuti da latte misto (ovino e caprino) come formaggio “Pecorino Siciliano DOP”.