• 22 Dicembre 2024
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Separazione e divorzio, come gestire la situazione con i figli minorenni

Un tema molto discusso nel mondo è quello della separazione e, più nello specifico, la separazione o il divorzio in una coppia in cui vi sono dei figli minorenni. Secondo alcune ricerche (dati Istat), ogni anno risulterebbero all’incirca 70 mila i minori i cui genitori si separano e circa 30 mila quelli i cui genitori divorziano, ciò significa che si contano un totale di circa 100 mila minori all’anno che vivono un momento radicale della propria vita.

Numeri che non comprendono i figli delle coppie non coniugate che decidono di lasciarsi, in quanto sono dati che non vengono rilevati nelle statistiche.

La separazione dei genitori, come molti altri eventi della vita, è considerato un momento stressante per ogni membro della famiglia (uno stress paragonabile a quello del dolore per la morte di una persona cara), in particolare se vi sono minorenni nel nucleo familiare. Inoltre, nella maggior parte dei casi, una separazione si manifesta nei minori come un cambiamento doloroso e come tale può produrre diversi effetti.

La cosa fondamentale che i genitori separati devono tenere a mente è che sul versante genitoriale non cambierà nulla: resteranno genitori per sempre.

Vediamo alcuni pareri e suggerimenti degli esperti su questo tema tanto dibattuto.

Come reagiscono i minori alla separazione dei genitori?

I figli potrebbero vivere la decisone della separazione dei genitori come una cosa ingiusta e sentirsi tristi ed amareggiati, manifestando dei cambiamenti sia a livello emotivo che comportamentale. Potrebbero inoltre provare risentimento verso i genitori e ritenere uno dei due il responsabile di questa loro infelicità.

Secondo gli esperti, durante le prime tappe della separazione i bambini (soprattutto dai tre anni in su) potrebbero manifestare dei sintomi di “regressione”, tipici di età precedenti (enuresi notturna, paura di dormire da soli, risvegli notturni frequenti, capricci, rabbia, rifiuto di studiare o fare i compiti, etc.) e potrebbero provare dei sensi di colpa, come se si sentissero in qualche modo responsabili della separazione dei genitori.

Mentre i figli più grandi potrebbero manifestare atteggiamenti di ribellione o provocazione, spesso infatti gli adolescenti cercano nel “trauma” l’alibi per uscire dagli schemi precedenti e trasgredire le regole.

Al contrario però dei figli che hanno assistito a grandi liti tra la mamma ed il papà o ad episodi di violenza, o che hanno avuto un genitore con problemi di alcolismo o disturbi psichici, o altro ancora, che inizialmente potrebbero vivere la separazione come un sollievo.

Ad ogni modo, oltre alla reazione immediata che potrà avere il minore nel sapere della separazione dei genitori e nel processo di adattamento e superamento di questa, vi è da considerare anche altri fattori importanti: l’età dei figli, la loro capacità di fronteggiare le situazioni, la qualità dei rapporti che ciascun genitore ha con i figli e l’altro genitore, il supporto da parte di altri familiari stretti (nonni, zii, amici di famiglia).

È importante ricordare che ai bambini occorrerà del tempo per poter dare un senso all’accaduto ed accettarlo, un tempo che dovrà essere rispettato.

separazione

Come dovrebbero comportarsi i genitori separati con i figli?

Secondo gli esperti, vi sono dei momenti cruciali che i genitori separati devono affrontare con intelligenza e saggezza. Vediamone alcuni punti:

1) La comunicazione della separazione

È fondamentale che entrambi i genitori siano chiari e sinceri nel comunicare la separazione ai propri figli, spiegandogli che questi ultimi non ne hanno alcuna responsabilità, questo per evitare che si creino dei sensi di colpa (come purtroppo spesso accade). È importante che tale comunicazione venga fatta dai due genitori insieme utilizzando un linguaggio comprensibile, adeguato all’età e alla maturità dei figli.

Sarebbe suggerito non dare la notizia come un fulmine a ciel sereno, quindi questi andrebbero accompagnati dai genitori nella comprensione e nel passaggio alla nuova fase familiare.

Inoltre (quando è il caso) è importante spiegare loro che la decisione è irreversibile, illudere i figli che la separazione sia solo temporanea li porterebbe ad alimentare speranze e poi a delusioni.

2) Il dialogo

A prescindere dalla modalità di separazione (conflittuale o serena), è importante lasciare ai propri figli la libertà di esprimere i loro sentimenti senza interromperli con un “va tutto bene”. Questi potrebbero non parlare per niente oppure riempire i genitori di domande, l’importante è mantenere un dialogo con loro, facendoli sentire ascoltati e dimostrando che si sarà disponibili a parlarne ogni volta che lo richiederanno.

3) Non screditare l’altro genitore

Un compito che spetta ad un genitore separato è quello di rafforzare la buona immagine dell’altro genitore agli occhi dei figli. Molti, purtroppo, cadono nell’errore del parlar male dell’altro genitore ai figli e di screditarlo, macchiandolo così di giudizi malevoli. Spesso chi cade in questo errore lo fa per un risentimento nei confronti dell’ex partner, ma non è giusto nei confronti dei propri figli.

4) Non cercare l’alleanza dei figli contro l’altro genitore

I genitori non si devono atteggiare a vittime e non devono né istigare i propri figli contro l’altro genitore né sottoporre questi ad interrogatori per avere informazioni sull’altro.

I figli non devono nemmeno diventare messaggeri di comunicazioni e richieste (esplicite o implicite) rivolte all’altro genitore. Padre e madre devono parlarsi e confrontarsi direttamente senza usare in alcun modo la prole e senza metterla in mezzo, in quanto le problematiche di coppia non riguarda nessun altro se non i suddetti interessati.

Così come non si deve “comprare” l’affetto dei figli per poterli portare dalla propria parte e “sentirsi scelti”. La responsabilità genitoriale vige da entrambe le parti, quindi ci si prende cura di loro e l’affetto non lo si compra, bensì lo si deve conquistare e preservare.

5) Il mantenimento dei ruoli familiari

I figli hanno il diritto di continuare ad essere tali e a godere della loro età. Quindi non dovranno essere travolti dalla sofferenza degli adulti e non dovranno diventare i confidenti o gli amici dei loro stessi genitori. Inoltre i minori non devono essere trattati come adulti (evitare quindi frasi come: “ora sei tu l’uomo di casa”).

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6) Evitare manifestazioni di aggressività

Non manifestare mai aggressività (di alcun genere) in presenza del minore. In generale si dovrebbe già cercare di evitarlo, ma nei casi dei figli di genitori separati si potrebbero alimentare dei rinfacciamenti di reali o presunte “colpe” che sarebbero la base della fine della relazione di coppia.

Ricordiamo inoltre che i genitori dovrebbero essere un modello di buon esempio per i propri figli, quindi questi ultimi tenderanno ad imitarli.

7) Prendere insieme le decisioni importanti

Entrambi i genitori sono tenuti a mantenersi informati (tra di loro ed in tempo reale), a consultarsi e a prendere insieme le decisioni importanti che riguardano i figli e la loro crescita: salute, residenza, istruzione, educazione, tempo libero, relazioni significative, etc.

Così come entrambi dovrebbero andare insieme a parlare con gli insegnanti, i medici, gli allenatori sportivi e con tutte le figure significative nella vita dei propri figli.

8) Il tempo passato con i figli

I figli hanno bisogno di entrambi i genitori e non devono sentirsi abbandonati da questi. Salvo casi eccezionali, in cui vi potrebbero essere problematiche di una certa gravità, vi devono essere regolari frequentazioni anche con il genitore che si è allontanato dalla dimora familiare. Ogni volta che sarà possibile, entrambi i genitori dovrebbero essere presenti ad ogni evento importante in cui i figli sono in qualche modo protagonisti e trascorrere insieme le festività (compleanni, Natale, etc.).

Inoltre è importante ricordare che il tempo passato con i propri figli deve essere valutato come un tempo di qualità, più che di quantità. Ed un weekend in un parco divertimento non sarà migliore di un pomeriggio passato ad aiutare il bambino a fare i compiti (per il minore probabilmente sì!), ma si tratta di essere genitori responsabili a tutti gli effetti.

L’amore non si misura con il tempo, ma con la cura e l’attenzione.

9) Mantenere le relazioni tra i figli e le figure significative

Altro aspetto da gestire sono i rapporti tra i figli ed i loro affetti, come i nonni, gli zii o i cugini. Gli accordi tra i genitori devono tutelare i rapporti tra i figli e le persone importanti nella frequentazione quotidiana di questi.

10) La presentazione di nuovi partner ai figli

Un altro momento cruciale da affrontare è l’arrivo di nuovi partner. Bisogna valutarne bene le modalità ed i tempi più adatti al proprio figlio per presentargli un eventuale nuovo partner. Quest’ultimo non dovrà essere presentato come futuro genitore e non si dovranno creare competizioni tra questo e l’altro genitore, ma sarebbe buona cosa riuscire a stabilire dei buoni rapporti tra i figli e la nuova figura entrante.

Conclusioni

Molte sono le persone convinte che la cosa più giusta da fare sia quella di stare insieme come coppia per via dei figli, perché una separazione potrebbe farli soffrire e traumatizzarli. Così come molti sono ancora coloro che rimangono insieme solo per salvare le apparenze per la società in cui vivono.

Nelle decisioni di un’eventuale separazione va considerato solo il vissuto di coppia, quindi nessuno può entrarci se non la coppia stessa. Mentre, per quanto riguarda lo “stare insieme per il bene dei figli”, è un mito da sfatare, ad oggi infatti gli esperti concordano sul fatto che tale motivazione può rivelarsi una scelta dannosa per tutta la famiglia.

Tutte le situazioni familiari che vanno verso una separazione consensuale dei genitori saranno sicuramente tra quelle più favorevoli e quindi si proseguirà in modo pacifico.

Mentre nelle situazioni più complesse, quindi dove vi è una conflittualità tra i genitori alta e duratura, vi sarà bisogno di una mediazione familiare. Per tale motivo, in questi casi, ci si rivolge e subentrano in aiuto figure professionali esterne (avvocato, tribunale, servizi sociali, psicologi, etc.), in modo da poter gestire questo momento così complesso e trovare i giusti accordi per la gestione dei figli.

Fondamentale è precisare che ogni situazione è a sé e la capacità dei minori di adattarsi alla separazione dei genitori dipenderà molto dal grado di maturazione di questi ultimi e dalla loro capacità di collaborare nella separazione. Inoltre, in caso di separazione difficile, molti sono coloro che ricorrono ad un aiuto psicologico.

Valeria Glaray

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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