Italia-Spagna non è mai una partita banale, se poi la gara rappresenta la semifinale della neonata Uefa Nations League ovviamente il tutto diventa anche di grandissima importanza oltre che di fascino.
La rivalità tra il calcio azzurro, etichettato troppe volte e spesso erroneamente come quello difensivista e “catenacciaro”, e quello delle furie rosse, portatori di un’estetica da strabuzzare gli occhi, da far fluire migliaia di applausi cui però mancavano diverse vittorie, è atavica. Tramandata da generazioni di puristi del bel gioco contro i pragmatici del risultato da ogni parte del globo.
Se non ci fossero stati gli ultimi 15 anni di vittorie spagnole, potremmo tranquillamente depennare le critiche con i molti trofei vinti, il più delle volte con pieno merito dagli Azzurri. Però la generazione degli Xavi e degli Iniesta ha portato banchetti ricchissimi alla corte di Spagna, un Mondiale, due Europei consecutivi (uno dei quali annichilendo in finale proprio l’Italia di Prandelli) e una nuova immagine della Spagna calcistica, non soltanto esteticamente ineccepibile, ma pure maledettamente difficile da battere.
L’Italia dopo la parentesi suggestiva di Conte e la sciagurata campagna di Gian Piero (S)Ventura che ha portato all’incredibile esclusione dai Mondiali in Russia del 2018 si è rialzata nel nome e nella classe sibillina di Roberto Mancini, capace di riprendersi con gli interessi da CT della Nazionale quello che non è riuscito a fare pur nella sua straordinaria carriera da numero 10.
Un Euro2020 vinto giocando un gran calcio, con una squadra relativamente giovane, 37 risultati utili consecutivi che hanno fatto superare lo storico record di Vittorio Pozzo CT azzurro tra il 1929 e il 1948, che però in quella storica striscia di 30 partite vinse 2 Mondiali e 1 Oro Olimpico.
La sida di questa sera ore 20.45 a San Siro davanti a 37mila spettatori, ossia il tutto esaurito del 50% dei posti disponibili per contrastare il Covid, sarà arbitrata dal russo Sergei Karasev. Una gara con molte novità all’orizzonte. Mancini orfano di Belotti e Immobile (infortunati) è tentato dalla variante Lorenzo Pellegrini, utilizzato con ottimi risultati da Mourinho come punta nella Roma, oltre che ovviamente da Federico Chiesa, l’uomo del momento in casa Juve e Lorenzo Insigne capitano del Napoli stellare di questo inizio stagione.
Il cruccio vero del CT, calcolando anche la difficilissima semifinale di Euro2020 giocata qualche mese fa contro gli iberici, dove di fatto furono l’unica squadra a metterci sotto nel gioco, ma non nel risultato, potrebbe portare il Mancio a giocarsela diversamente non puntando sul dominio in mediana assai poco probabile, ma cercando di mettere a nudo la lentezza del reparto difensivo della Spagna con lanci lunghi proprio per Insigne e Chiesa per supportare o Pellegrini oppure uno tra Kean e Raspadori (unici due attaccanti di ruoli tra i convocati).
L’impressione è che per la difesa si possa ancora puntare sul duo granitico di centrali della Juventus composto da Bonucci e Chiellini, davanti all’inamovibile Donnarumma. Nel ruolo di terzino destro Calabria è in grande ascesa, ma è molto probabile che il ct azzurro in quella zona del campo confermi Di Lorenzo mentre a sinistra spazio a Emerson Palmieri, altro punto fermo manciniano. Nessuna novità a centrocampo dove verranno schierati Barella, Verratti e Jorginho, con Locatelli pronto a subentrare a gara in corso. Il centrocampista juventino è in uno stato di forma eccezionale certificato dall’assist e i due gol realizzati nelle ultime due partite di campionato.
In casa Spagna invece Luis Henrique, dovrà fare a meno di Morata e Moreno, ossia l’attacco “titolare”. Molto probabile che questo possa portare il filosofo ex Roma e Barcellona a infoltire ancora di più il centrocampo Busquets, Koke e Ferran Torres sono “sicuri” del posto mentre probabile ma non sicuro l’impiego di Mikel Merino (Real Sociedad).
Quali saranno le scelte dei due Ct, la gara promette spettacolo ed equilibrio, sperando ovviamente di evitare lo spauracchio dei rigori.
Chi vincerà staserà, sfiderà in finale una tra Belgio e Francia. L’ultima atto, la Finalissima della Nations League andrà in scena a San Siro il 10 ottobre. La finalina terzo/quarto posto si giocherà a Torino.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson P.; Barella, Jorginho, Verratti; Pellegrini, Chiesa, Insigne. Allenatore: Roberto Mancini
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Azpilicueta, Eric Garcia, Laporte, Marcos Alonso; Rodri, Sergio Busquets, Koke; Sarabia, Ferran Torres, Oyarzabal. Allenatore: Luis Enrique
Carlo Buonerba