La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, nel corso dell’informativa urgente alla Camera, a nome del governo ribadisce l’impegno alla riapertura delle scuole a settembre e garantisce “il diritto allo studio di tutte le alunne e tutti gli alunni“, oltre al fondamentale “diritto alla salute” di tutti colore che torneranno a frequentare gli istituti scolastici italiani.
Perché ciò sia possibile verranno coinvolti, oltre il Ministero dell’Istruzione, anche quello della Salute e quello dei Trasporti, fondamentali per garantire una ripartenza puntuale e nella massima sicurezza. La ministra afferma che serve il massimo sforzo da parte di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo come gli uffici scolastici regionali, i dirigenti scolastici, gli enti locali e le organizzazioni sindacali, per “il conseguimento di un risultato che riguarda il Paese intero“.
“La scuola sta facendo squadra, sta lavorando compatta. Sta dando una grande lezione di resilienza, unità, capacità organizzativa. Sta dimostrando ancora una volta il proprio valore a tutto il Paese, lavorando a testa bassa per il bene di tutti” ha sottolineato Azzolina. “Credo che la politica debba fare altrettanto“.
La ministra Azzolina ha ricordato di aver firmato, lo scorso 24 luglio, l’Ordinanza che sancisce l’avvio ufficiale delle lezioni a partire dal 14 settembre, mentre dall’1 settembre si svolgeranno le attività di integrazione e recupero degli apprendimenti per gli studenti con insufficienze o nel caso in cui gli insegnanti decidano di affrontare contenuti non svolti durante la didattica a distanza nel periodo di lockdown.
Di fondamentale importanza sarà anche il budget di investimento previsto per la ripartenza, che si aggira intorno ai 2,9 miliardi di euro: “Da quando sono ministra – ha precisato Azzolina – sono state messe a disposizione risorse per 6 miliardi per riportare al centro la scuola.” Inoltre l’esecutivo ha previsto uno stanziamento di ulteriori 236 milioni che saranno investiti per fornire libri scolastici, zaini e dispositivi digitali, gratuitamente, alle ragazze e ai ragazzi delle secondarie di primo e secondo grado meno abbienti. Materiali che saranno loro forniti direttamente dalle scuole. Al bando, scaduto lo scorso 23 luglio, hanno aderito quasi 4.900 scuole. “Daremo libri gratis a centinaia di migliaia di studentesse e di studenti“.
Per quanto riguarda il tema del sovraffollamento nelle classi la ministra ha ribadito la volontà di lavorare “per la riduzione del numero di alunni per classe” e dice basta alle “classi pollaio”. Allo stesso tempo di fondamentale importanza strategica sarà la creazione e l’approvazione di un piano di formazione del personale scolastico in grado di assicurare qualità e innovazione nella scuola che verrà.
E a proposito di insegnanti verrà indetto un bando di concorso che permetterà di assumere 78mila nuovi insegnanti. La ministra assicura che verranno attivati al più presto, perché la macchina concorsuale è ferma da troppi anni. Una situazione che negli anni ha finito per danneggiare gravemente la scuola e che non ha in organico ha tutti gli insegnanti di cui avrebbe bisogno. Saranno “concorsi che valorizzano l’esperienza dei docenti con più annualità di servizio alle spalle, e che, al contempo, permettono ai giovani che vogliono cominciare a insegnare e che da diversi anni attendono queste procedure di cimentarsi e ottenere l’agognato ruolo” ha affermato Azzolina. “Abbiamo voluto concorsi selettivi, come impone la Costituzione, diversificati, certo, per dare a chi ha anni di insegnamento alle spalle il giusto riconoscimento del percorso fatto, ma seri“.
Infine per quanto riguarda gli asili nido le linee guida saranno pronte a breve.
Carlo Saccomando