Previste manifestazioni e sit-in in tutta Italia. Maxi protesta a Roma dove sono previsti in arrivo oltre 100 pullman provenienti da tutta Italia. Contrario allo sciopero il sindacato dei dirigenti scolastici Anief.
Oggi, lunedì 30 maggio, la scuola scende in piazza e proclama lo sciopero nazionale: all’iniziativa aderiscono Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. Mobilitazioni e sit-in sono previste in tutte le principali piazze d’Italia, ma il centro della manifestazione sarà a Roma in piazza Santi Apostoli dalle ore 10 di questa mattina. Nella capitale è previsto l’arrivo di un centinaio di pullman provenienti da nord e sud.
Unico intoppo della vigilia è stata la mancata autorizzazione, da parte della Questura, dell’autorizzazione a manifestare davanti a Montecitorio. Divieto che ha provocato più di qualche malumore all’interno delle organizzazioni sindacali, che sicuramente avranno modo di esprimere in piazza il loro disappunto per questa decisione.
La protesta, a pochi giorni dalla conclusione dell’anno scolastico, è stata proclamata dai sindacati per manifestare la propria contrarietà nei confronti delle novità in tema di formazione, reclutamento, salario e carriera varate dal governo con il Decreto Legge 36/22.
Quattro le richieste principali dei sindacati al governo: rivalutare nel nuovo contratto le retribuzioni: più risorse nella legge di Bilancio e no a un sistema a premi per pochi; dare stabilità al lavoro e rafforzare gli organici invece che tagliarli, con un sistema di reclutamento che assicuri la copertura dei posti vacanti e preveda opportunità di stabilizzazione per i precari;eliminare dal decreto tutte le disposizioni che invadono il campo della contrattazione, dalla formazione agli aspetti economici e normativi che riguardano il rapporto di lavoro; riconoscere la professionalità di chi lavora nella scuola come risorsa fondamentale: mettere in sicurezza le scuole, ridurre gli alunni per classe.
Luigi Sbarra, Segretario Generale della Cisl, ha definito giusto e sacrosanto lo sciopero e lancia un appello al Governo: “Pretendiamo coerenza, pretendiamo serietà e noi siamo vicini, in particolare, alla nostra federazione Cisl scuola che si sta avvicinando alla grande mobilitazione generale del 30 maggio perché si sblocchino finalmente gli investimenti, le assunzioni, le stabilizzazioni, per valorizzare la contrattazione, per migliorare i salari delle donne e degli uomini che animano le nostre comunità educanti“.
“C’è stata una sorta di sollevazione dal basso che oggi porterà a Roma molte persone che vorranno sfogare la loro rabbia verso un governo distratto e concentrato solo sugli interessi di pochi” ha affermato Pino Turi, segretario generale Uil Scuola. Per Francesco Sinopoli (Flc Cgil) “lo sciopero avrà una alta adesione perché le ragioni della protesta sono motivate: il governo sceglie di costruire una formazione per pochi, finanziata col taglio degli organici“.
Contrario alla protesta il sindacato dei dirigenti scolastici Anief. Questa mattina il ministro Patrizio Bianchi parteciperà ad un evento dal titolo “La scuola sicura, la scuola che vogliamo” incentrato sulla sicurezza nelle scuole promosso da Anp nazionale.