Confermato lo sciopero nazionale dei tassisti. Questa mattina a Roma i conducenti delle auto bianche si sono ritrovati alle 10 davanti al ministero delle Finanze, in via XX Settembre, e in seguito si sposteranno al ministero dei Trasporti in piazza di Porta Pia. Manifestazioni analoghe si terranno anche a Torino, Milano, Napoli , Firenze, Genova, Catania e molte altre città.
I tassisti sono scesi in piazza per manifestare apertamente contro le disposizioni del nuovo Dpcm che costringerà milioni di italiani a non utilizzare il servizio e quindi causerà ripercussioni economiche devastanti sul settore. I manifestanti chiedono al governo un sostegno economico permanente e strutturale (non semplici interventi sporadici), di essere inseriti nelle misure previste nella prossima legge di bilancio, regole certe contro goni forma di abusivismo e contro gli atteggiamenti predatori messi in atto dalle multinazionali.
I tassisti esporranno anche uno striscione alla stazione Termini per scusarsi con i clienti che recita: “Oggi sciopero taxi. Ci scusiamo con l’utenza ma non abbiamo più nemmeno i soldi per il carburante”.
“Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante – spiega Alessandro Genovese, responsabile Ugl taxi -Abbiamo trasportato per mesi medici e pazienti, abbiamo adeguato le nostre auto con paratie per il covid, ci siamo comprati mascherine, guanti e gel a spese nostre dandole spesso anche agli utenti sprovvisti, ma ad oggi gli aiuti che ci sono arrivati sono davvero minimi. E in più lo Stato continua a chiederci le tasse. Così non si può andare avanti”.