Grande manifestazione e sciopero questa mattina nel cuore di Firenze a sostegno della protesta degli operai di GKN licenziati con una mail dalla dirigenza, senza essere in condizioni di sofferenza.
Alle nove c’erano già alcune centinaia di persone in piazza Santa Croce nel cuore di Firenze a salutare gli operai e protestare contro l’intransigenza di Melrose Industries la proprietà inglese di GKN che ha licenziato 422 operai con una mail, nonostante l’industria non sia in sofferenza e abbia utilizzato fondi pubblici per acquistare i macchinari necessari alla produzione di componenti per auto.
Un comportamento che la viceministra allo sviluppo Alessandra Todde dopo l’incontro, o meglio il non-incontro, in regione tra operai istituzioni e dirigenza, non ha esitato a definire “arroganza” da lei mai sperimentata prima nei confronti delle istituzioni.
Oggi a fianco degli operai della GKN di Campi Bisenzio erano presenti tutte le istituzioni a partire dal sindaci del territorio, il presidente della Regione, i sindacati, una vecchia gloria del calcio fiorentino come Giancarlo Antognoni e associazioni, delegazioni dalle fabbriche, rappresentanti di partiti. Tutti in piazza a chiedere il ritiro dei licenziamenti, un sistema economico basato sui diritti, la legalità e il rispetto del lavoro. Non solo il distretto industriale fiorentino regione affiancava gli operai di GKN, persino la diocesi che con le bandiere rosse non ha mai avuto grande feeling, questa volta ha espresso in una nota la sua solidarietà e ha indetto una giornata di preghiera in tutte le parrocchie per i lavoratori licenziati.
I dipendenti della Gkn sono arrivati in piazza Santa Croce sventolando le bandiere del sindacato accompagnati da fumogeni e tamburi e soprattutto dal lungo applauso della folla. Da anni la popolazione non si mostrava così solidale nei confronti di una vertenza. Anche perché dopo la pandemia se i lavoratori della GKN piangono tutti gli operai del distretto industriale sicuramente non ridono e per ribadire il concetto al loro ingresso sono stati intonati i cori ‘Siamo tutti Gkn’ e ‘la Gkn non si tocca’ Dopo i sei interventi degli operai, sono intervenuti i tre rappresentanti sindacali di Cgil-Cisl-Uil per chiedere a Melrose Industries un passo indietro. Passo che al momento la proprietà non ha nessuna voglia di fare.
Il presidio degli operai in viale Cervi di Campi Bisenzio procede senza interruzioni e senza farsi intimidire dai personaggi che da qualche giorno sono apparsi fuori dai cancelli. Alle volte in piccoli gruppi di quattro o cinque, altre addirittura in quindici. Hanno un fisico da Bodyguard e maniere da malavitosi, accento dell’est Europa hanno tentato di penetrare all’interno dell’azienda, bloccati però dalle grida degli operai che hanno segnalato il tentativo agli agenti della Digos. Questi personaggi filmano quanto accade aldilà dei cancelli e provocano verbalmente, facendo sapere agli operai di avere in auto delle pistole, ma non hanno intimidito i lavoratori costantemente supportati dalla vigilanza della Digos.