Come preannunciato nei giorni scorsi il personale di terra della compagnia aerea Lufthansa ha aderito allo sciopero indetto dal sindacato Verdi provocando la cancellazione di oltre 1.000 voli che sarebbero dovuti partire dagli scali di Monaco e Francoforte.
La protesta, iniziata alle 3:45 di oggi (27 luglio) e che durerà sino alle 6 di domani (28 luglio), ha mandato nel caos il traffico aereo in Germania, con ripercussioni a cascata in tutto il resto d’Europa. Secondo alcune stime lo scioperò colpirà circa 134mila passeggeri, molti dei quali rischiano di saltare le vacanze e saranno costretti a stravolgere i propri piani di viaggio per raggiungere le rispettive mete vacanziere.
La mobilitazione è stata indetta dai sindacati per sollecitare un aumento degli stipendi del 9,5% – a partire da un minimo di 340 euro – per 20mila dipendenti. Mentre secondo quanto dichiarato alla stampa tedesca dal Ceo , Jens Ritter, Lufthansa avrebbe offerto un aumento di stipendio forfettario in due fasi per un totale di 250 euro (per un periodo di 18 mesi), accompagnato da un aumento del 2%, dal luglio del prossimo anno. Proposta che a quanto pare non soddisferebbe del tutto i sindacati.
Nonostante il 90% delle cancellazioni operate dalla Lufthansa, non si ravvisano problemi per i passeggeri, in quanto già nei giorni scorsi la compagnia aveva comunque provveduto ad informare la propria clientela dei voli che sarebbero stati soppressi oggi, così da evitargli di arrivare in aeroporto e non trovare poi il volo. La compagnia tedesca ha fatto sapere che i passeggeri sono stati riprotetti su altri voli.
In Italia è l’aeroporto di Fiumicino l’unico a pagare le conseguenze della mobilitazione del personale di terra Lufthansa: sono stati cancellati 8 voli su 9 diretti verso la Germania, cinque per Francoforte e tre per Monaco. Al momento l’unico volo ancora attivo è LH9889 delle 15:45 per Monaco.