Quest’oggi ha avuto il via il processo che vede imputato Roberto Saviano: lo scrittore è accusato di diffamazione nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che nel 2020 definì “bastarda”. L’udienza è durata appena qualche minuto ed è stata aggiornata al 12 dicembre.
L’’avvocato Luca Libra, legale del premier, ha spiegato i motivi che hanno spinto la sua assistita a presentare la querela: “Nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola bastardo è una offesa“. Ma clamorosamente apre alla possibilità di non procedere ulteriormente in giudizio: “Valuteremo se ritirare la querela”.
La querela a carico di Saviano è scattata a seguito di una serie di dichiarazioni pronunciate nel corso di una puntata del programma tv “Piazzapulita“, andata in onda su La7 a dicembre del 2020. Intervistato da Formigli, il 43enne autore del bestseller internazionale “Gomorra“, aveva definito ‘bastarda’ la leader di Fratelli d’Italia in quanto durante una trasmissione televisiva aveva espresso giudizi negativi sulle Ong.
Il passaggio della trasmissione “incriminato” è quello in cui vengono mostrate alla Meloni le immagini della morte di un bambino originario della Guinea durante una traversata nel Mediterraneo. L’attuale presidente del Consiglio, all’epoca all’opposizione, aveva commentato il filmato definendo le navi Ong definite “taxi del mare” e “crociere“, mentre a detta dello scrittore stavano dovevano essere considerate a tutti gli effetti “ambulanze che salvano vite in mare“.
Alla presidente di FdI, che veniva chiamata in causa insieme a Matteo Salvini, veniva veniva rivolto un duro appello: “Bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così? È legittimo avere un’opinione politica ma non sull’emergenza“. Intervistato un’anno dopo da Giovanni Floris lo scrittore napoletano ha messo di aver scelto volutamente “una parola forte e scandalosa“.
Al termine dell’udienza del processo Roberto Saviano ha annunciato che Matteo Salvini ha presentato istanza per essere parte civile in questo processo. Lo scrittore ha aggiunto che avrà contro Salvini sia in questo processo sia nel processo che si svolgerà l’anno prossimo per la frase “il ministro della malavita“. Infine ha risposto con decisione a coloro i quali lo hanno accusato di fare un comizio in aula ribadendo il proprio diritto e la volontà di difendersi.