Il risotto all’Amarone è un elegante e gustoso primo piatto preparato con ingredienti provenienti dalla zona di Verona, a partire dal riso Vialone Nano, coltivato nella Bassa veronese e protetto dal marchio IGP. E poi, l’Amarone della Valpolicella, uno straordinario vino rosso dal sapore corposo e vellutato prodotto esclusivamente nella zona della Valpolicella. Questo vino da sempre rappresenta un grande motivo di orgoglio per la viticoltura veronese, eccellenza nel mondo.
È ottimo come vino da meditazione, così come per accompagnare particolari pietanze, ma è anche eccellente se utilizzato come ingrediente in cucina, per superlative preparazioni, proprio come il risotto all’Amarone.
Non può, infine mancare una grattugiata di Monte Veronese, un formaggio di latte vaccino fatto nella provincia settentrionale di Verona. Il risultato? Un piatto davvero saporito ed elegante che si presta benissimo a cene o pranzi dei giorni di festa, naturalmente assieme ad una bottiglia di Amarone.
Ingredienti (per 4 persone)
Preparazione
All’interno di un tegamino versate il vino e scaldatelo per lasciar evaporare un po’ l’alcol e concentrare i sapori.
Dentro una casseruola larga mettete lo scalogno tritato finemente, l’olio, metà del burro, un po’ di sale e una macinata di pepe. Se amate le sensazioni fresche delle erbe aromatiche, potete aggiungere una foglia di alloro o del rosmarino e toglierli prima di aggiungere il riso. Fate rosolare per qualche minuto a fiamma bassa, fino a quando lo scalogno diventa dorato. Aggiungete il riso e tostatelo, continuando a mescolare per qualche minuto.
A questo punto, alzate quindi la fiamma e versate lentamente nella casseruola l’Amarone. Quando si è asciugato, continuate la cottura con il brodo caldo, un mestolo alla volta, fino a quando il risotto risulta al dente ma ancora morbido.
Ora spegnete il fuoco, mantecate con il burro rimasto e il formaggio grattugiato. Usate un formaggio del territorio, il Monte Veronese, di latte vaccino prodotto nelle montagne a Nord di Verona, in alternativa il Parmigiano Reggiano.
Piero Abrate