San Valentino è un giorno particolare, un momento per fare piccoli gesti amorevoli. Per l’Amore della tua vita e per il loro Amore anche il Wwf entra nel merito, invitando ad adottare una specie animale in pericolo, attraverso questa nuova campagna lanciata per San Valentino. Sono numerose le specie protette a rischio estinzione inserite nella Lista Rossa della Iunc, l’Unione internazionale per la conservazione della natura. Tra queste, le giraffe, ad esempio, i più alti mammiferi al mondo, sono ormai quattro volte più rari degli elefanti, e se nel 1985 si stimavano dai 152-163mila esemplari, attualmente se ne contano solo 98mila. Ciò è dovuto alla deforestazione, ai cambiamenti climatici, ai cacciatori.
Notizie allarmanti riguardano anche gli elefanti, vittime dei bracconieri che commerciano illegalmente l’avorio delle zanne. Stessa sorte tocca anche ai rinoceronti, sempre più minacciati: ogni giorno in Africa ne vengono uccisi tre, poiché un corno di rinoceronte è venduto più caro dell’oro o della cocaina. «L’estinzione dei rinoceronti significherà che anche una parte del cuore degli uomini si estinguerà. Se continuiamo a permettere che questi splendidi animali si estinguano, come possiamo davvero guardarci allo specchio e considerarci una specie civilizzata? I rinoceronti mantengono ambienti sani nell’ecosistema, il che significa che se scompaiono, anche altri animali subiranno un impatto su molti livelli. Il rinoceronte rappresenta la possibilità ultima dell’umanità di cambiare il modo in cui trattiamo il nostro ambiente e il nostro pianeta. Dopo tutto, chi vuole vivere in un mondo senza fauna selvatica? Non è troppo tardi, abbiamo il potere di trasformare questa guerra intorno a noi» . Le parole sono di Matt Lindenberg, fondatore del Global Conservation Corps (globalconservationcorps.org) in Sud Africa, per la prima volta in Italia a presentare il suo programma “Save the Rhinos – save the Planet” per la protezione dei rinoceronti.
Come se non bastasse, si aggiungono alla lista altri animali, che in zone più fredde della Terra rischiano l’estinzione, come i pinguini. L’aumento delle temperature li costringe a cercare sempre nuovi nidi in cui riprodursi, correndo il rischio di una diminuzione di oltre il 30% della specie nelle prossime generazioni. Inoltre, ogni anno sono circa 300 i lupi che muoiono per colpa dell’uomo.
In un post sul proprio profilo Facebook il ministro dell’Ambiente Sergio Costa qualche giorno fa ha scritto: «L’ho sempre detto e lo ripeto: lupi e orsi non si uccidono. Sto tornando da due intensi giorni in Trentino Alto Adige, dove ho voluto incontrare i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher. Non è un mistero che abbiamo posizioni lontane, ma non per questo inconciliabili. È proprio questo il lavoro della politica. Un punto deve restare fermo: lupi e orsi non si abbattono! Ho detto loro, e ripetuto ai cittadini, che proprio dopo questa mia visita in Trentino depositerò alla conferenza permanente Stato regioni il Piano Lupo, che è stato completato, con il prezioso supporto dell’Ispra».Il piano segna un percorso di convivenza con i lupi e ben 23 azioni di mitigazione molto specifiche.
Maggiori informazioni sul sito Wwf
L’immagine delle giraffe in alto è tratta dalla pagina Facebook del Wwf
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