• 17 Novembre 2024
  • IL SANTO DEL GIORNO

24 gennaio: San Francesco di Sales, Dottore delle Chiesa

Il 24 gennaio la chiesa venera San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa; un santo che ha vissuto secondo i principi che predicava. Figlio primogenito di un’ antica e nobile famiglia, nasce il 21 agosto 1567 in Savoia nel castello di Sales presso Thorens. Riceve sin dalla più tenera età una solida educazione, che lo accompagna anche durante gli studi universitari di giurisprudenza a Parigi e a Padova, dove si distingue. Una volta ritornato in patria è nominato avvocato del Senato di Chambéry. Intanto si fa strada in lui la vocazione sacerdotale e nel 1593 riceve l’ordinazione presbiterale. Il 21 dicembre celebra la sua prima Santa Messa.

Francesco è un sacerdote zelante e con particolare fervore pubblicò dei fogli che invitano alla conversione, che egli stesso diffonde. Per questa originale attività verrà poi scelto come patrono dei giornalisti e di quanti utilizzano i mezzi di comunicazione sociale. In piena espansione della Riforma calvinista, Francesco chiede volontariamente udienza al vescovo di Ginevra affinché lo destini a quella città, simbolo del calvinismo. Viene accontentato ed è molto attivo nel discutere di teologia con i protestanti. Il suo costante pensiero era rivolto inoltre alla condizione dei laici, attento a proporre un modello di vita cristiana alla portata di tutti.


I suoi enormi sforzi e i grandi successi ottenuti in termini pastorali gli meritano la nomina a vescovo coadiutore di Ginevra già nel 1599: è un caso abbastanza raro perché ha soli 32 anni e sei anni di sacerdozio. Dopo altri tre anni diviene vescovo e si spende per l’introduzione nella sua diocesi delle riforme promulgate dal Concilio di Trento. E’ però costretto a trasferire la sede vescovile nella cittadina savoiarda di Annecy, “Venezia delle Alpi”, sulle rive del lago omonimo.

San Francesco di Sales diviene direttore spirituale di San Vincenzo de’ Paoli e grazie alla forte amicizia con la nobildonna Giovanna Francesca Frèmiot, riesce a fondare l’Ordine della Visitazione. Anche il potere politico prova un profondo rispetto nei confronti del giovane vescovo. l Duca di Savoia, dal quale Francesco dipende territorialmente, sostiene l’opera di San Francesco.

Le sue principali opere sono “Introduzione alla vita devota” e “Trattato dell’amore di Dio”, testi fondamentali della letteratura spirituale di tutti i tempi. Quello dell’amore di Dio è l’argomento con il quale convinc i recalcitranti ugonotti a tornare in seno alla Chiesa Cattolica.


L’11 dicembre 1622 a Lione ha l’ultimo colloquio con la sua penitente e qui muore per un attacco di apoplessia il 28 dello stesso mese nella stanzetta del cappellano delle Suore della Visitazione presso il monastero. Il 24 gennaio 1623 il corpo del santo viene traslato ad Annecy, nella chiesa attualmente a lui dedicata, ma in seguito verrà posto alla venerazione dei fedeli nella basilica della Visitazione, sulla collina adiacente la città, accanto a Santa Giovanna Francesca di Chantal.

Viene canonizzato, il 19 aprile 1665, dal pontefice Alessandro VII e proclamato Dottore della Chiesa nel 1877, nonché patrono dei giornalisti nel 1923. E’ infine interessante ricordare come al suo nome si siano ispirate parecchie congregazioni, tra le quali la più celebre è indubbiamente la Famiglia Salesiana fondata da San Giovanni Bosco, la cui attenzione si rivolge più che altro alla crescita ed all’educazione delle giovani generazioni, soprattutto quelle delle classi meno abbienti.

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Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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