Oggi, 29 settembre si festeggiano i tre Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo. La Chiesa cattolica ricorda anche numerosi altri santi e beati. Tra questi, San Circiaco anacoreta, che in Palestina per circa 90 anni conduce una vita di grande austerità in spelonche e diviene modello degli anacoreti e difensore della verità della fede contro gli errori degli origenisti.
Anche conosciuto come Quiriaco, nasce a Corinto il 9 gennaio 449. Desideroso di perfezione, si reca in Palestina dove riceve l’abito di sant’Eutimio, uno dei padri del monachesimo palestinese. Questi però, giudicandolo troppo giovane d’età, non intende trattenerlo. Ciriaco allora decide di entrare tra i discepoli di san Gerasimo che vivono presso il Giordano. Qui trascorre nove anni di duro noviziato. Alla morte dei suoi due maestri, torna alla laura di Eutimio rimanendovi altri nove anni. Nel corso della sua lunga esistenza cambia sede diverse altre volte.
A quei tempi la vita dei monasteri viene sovente turbata da divisioni e contrasti sulle dottrine teologiche non ancora chiarite dai Concili. Ciriaco è chiamato a fronteggiare con la sua autorità i monaci che sostengono le teorie origeniste. Il suo biografo, il poc’anzi citato Cirillo di Scitopoli, recatosi nel monastero di Susakim per fargli visita, lo trova in compagnia di un grosso leone che vive con lui come un cane da guardia. Muore nella grotta di San Caritone all’età di 108 anni: sono i primi mesi dell’anno 557.
Alexey Yandusheff Rumiantseff