L'astronauta italiana fa parte dell'equipaggio della missione Crew-4 di Nasa e SpaceX il cui lancio è previsto per le 9:52 italiane
Sale l’attesa per il ritorno nello spazio di Samantha Cristoforetti, la prima ed unica donna italiana ad essere selezionata nel 2009 dall’Esa (Agenzia Spaziale Europea) come astronauta. L’aviatrice meneghina non poteva festeggiare meglio il compleanno: proprio ieri ha compiuto 45 anni. Il lancio della Crew-4 dal Kennedy Space Center in Florida è previsto per le 9:52 italiane, 3:52 ora locale.
La Missione Crew-4 trasporterà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) gli astronauti della Nasa Kjell Lindgren, comandante di missione, Robert Hines, pilota, Jessica Watkins, specialista di missione e, appunto, l’astronauta dell’Esa, Samantha Cristoforetti specialista di missione e titolare della missione scientifica “Minerva”, durante la quale assumerà anche il ruolo di comandante del segmento orbitale americano (Usos) della base.
La capsula Crew Dragon Freedom, a bordo di un razzo Falcon 9, dovrebbe raggiungere la Iss intorno alle 14:15 ora italiana, mentre il portellone della navetta sarà aperto circa 90 minuti dopo. Dopo l’attracco della Freedom alla Iss, ci sarà un passaggio di consegne di circa 5 giorni con la precedente missione Crew-3 di NASA e SpaceX, prima che quest’ultima ritorni sulla Terra.
Per l’astronauta italiana si tratta della seconda missione spaziale di lunga durata dopo “Futura” dell’Asi (Agenzia spaziale italiana), iniziata il 23 novembre 2014 e terminata l’11 giugno 2015.
In circa sei mesi di permanenza sulla Iss Samantha Cristoforetti lavorerà a decine di esperimenti scientifici, di cui sei realizzati attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), sia in ambito medico che per monitorare gli effetti dovuti alla lunga permanenza in orbita già avviati durante la missione Beyond da Luca Parmitano. Durante la sua missione AstroSamantha, questo il suo soprannome, assumerà anche il ruolo di leader del Segmento orbitale americano, ossia l’insieme dei moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi della Iss.
Il nome della missione è stato scelto in omaggio a tutti gli uomini e le donne che hanno reso possibile il volo spaziale umano: “Minerva era anche una dea guerriera – ha spiegato Cristoforetti – che incarna la forza d’animo, la tenacia e la disciplina che ci sono richieste, così come la saggezza che aspiriamo a dimostrare, mentre consolidiamo ed espandiamo la presenza umana nello spazio“.