Matteo Salvini torna a parlare dopo alcune ore di silenzio. E risponde alle polemiche scatenate dal suo viaggio a Mosca, prima annunciato poi rinviato e probabilmente cancellato. “Lavoro alla luce del sole“, afferma il segretario leghista.
Una rivendicazione, quella di “lavorare alla luce del sole“, non casuale. Ieri è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi a reclamare trasparenza. L’accusa principale che viene mossa infatti a Salvini è quella di aver agito nell’ombra, tentando di “scavalcare” il governo tessendo rapporti diplomatici non ufficiali. Il tutto con il suo consigliere per la politica estera Antonio Capuano, avvocato che avrebbe lavorato anche per l’Ambasciata russa, e senza informare palazzo Chigi. A dimostrarlo i 3, forse 4, incontri del segretario leghista con l’ambasciatore russo, dai quali sarebbe nata l’idea del viaggio a Mosca. E fare da tramite tra Salvini e Sergey Razov sarebbe stato un diplomatico russo poi espulso. Proprio su questo indaga il Copasir, Comitato di controllo sui servizi.
Nella sua nota Salvini difende la sua iniziativa: “Per la pace si lavora con ambasciatori e governi di tanti Paesi, alla luce del sole, comunicandolo anche a giornali e tivù più volte, avendo come unico obiettivo la fine della guerra. Io l’ho fatto e continuerò a farlo, spero in compagnia di tanti colleghi che in questi giorni criticano e chiacchierano, ma per arrivare alla Pace non muovono un dito, preferendo parlare di armi e guerra”.
Una chiara risposta a chi, come il Partito democratico, critica da giorni Salvini. “Mentre stavamo discutendo in Europa, Salvini con un non meglio identificato consigliere che è anche consulente dell’ambasciata russa, andava a cena dall’ambasciatore a fare non si sa cosa“, ha detto il segretario dem Enrico Letta.