• 23 Novembre 2024
  • POLITICA

Salvini: “Il governo deve fare di più, a settembre valuterò”

Il segretario della Lega Matteo Salvini, in una intervista al Corriere della Sera, fa il punto dopo le elezioni e il flop al referendum sulla giustizia e avverte il governo: “Deve fare di più, a settembre valuterò“.

Salvini: “Fratelli d’Italia? Beneficia dell’essere all’opposizione”

Il leader leghista commenta il risultato elettorale, il calo di consensi della Lega e il sorpasso di Fratelli d’Italia. “FdI – afferma Salvini – beneficia dell’essere all’opposizione. Noi abbiamo preferito responsabilmente farci carico dei problemi degli italiani“. E sottolinea le vittorie dei candidati del centrodestra da Genova a Palermo. E i 21 sindaci in più conquistati.

“Serve un cambio di passo”

Salvini poi però avverte di non essere disposto ad andare avanti così. “Va detto che il governo deve fare di più altrimenti delude i ceti produttivi che un tempo apparivano entusiasti di Draghi. Il risultato è che i nostri elettori preferiscono stare a casa. Sindaci e militanti mi segnalano una crescente insofferenza verso un governo che appare sbilanciato a sinistra su troppi temi. Su pace fiscale, pensioni, immigrazione, giustizia. Serve un cambio di passo“.

“Uscita dal governo? Attendo risposte entro l’estate”

Salvini poi risponde alla richiesta di Giorgia Meloni di uscire dal governo. E non è un no secco. “Abbiamo deciso di appoggiare il governo perché era necessario non lasciare il paese nelle mani di Pd e 5 Stelle che lo stavano sfasciando. Ora tutti quei dirigenti e militanti (compresi Zaia e Fedriga) che credevano in Draghi e in questo governo, col perseverare degli errori di Speranza e Lamorgese, di Bianchi e Giovannini, mi chiedono di rifletterci bene… Draghi deve sapere che ci sono temi su cui non siamo disposti a transigere“. E fissa una scadenza: Attendo risposte entro l’estate. Temo un autunno molto difficile. Ci sono tre mesi per sminare il terreno. Torneremo sul pratone di Pontida il 18 settembre. Per quella data vogliamo risposte“.

Salvini: “No guerriglia sulla Cartabia”

Salvini poi spiega su quali punti si attende il “cambio di passo”: pace fiscale, pensioni con quota 41, immigrazione. E poi “Difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni. Tutelare l’ordine pubblico nelle grandi città. Confermare il taglio delle accise e i fondi contro il caro energia“. Quindi la riforma della giustizia dopo il flop dei referendum: nessuna guerriglia, “Siamo d’accordo che voteremo alcuni emendamenti ma non mettiamo a rischio la riforma“.

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Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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