TARANTO. Il giorno dopo l’approvazione da parte delle commissioni Industria e Lavoro del Senato dell’emendamento del M5s che sopprime l’articolo 14 del dl “salva-imprese”, per cui saltano le tutele legali, lo “scudo”, per i manager dell’ex Ilva, ArcelorMittal presenta il nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo che sorgerà nello stabilimento di Taranto. Sul punto del dl imprese nei giorni scorsi era stato raggiunto un accordo di maggioranza. L’ok è stato preceduto dal sì di Pd e Iv che impegna il governo a garantire il mantenimento dell’attività nel sito di Taranto. E, con questa notizia, il risveglio dei tarantini è stato accompagnato, come da testimonianza dell’attivista Luciano Manna sulla sua pagina Facebook, da “l’orizzonte ai veleni. Afo1 emette fumo nero cancerogeno, in emergenza? L’E312 stanotte ha fatto il suo dovere quotidiano e questo è il risultato mentre fonti attendibili, non di certo dalla stampa locale che per dirla alla Lo Presti è “pigra”, ci riferiscono che il fermo programmato di oggi in Afo4 viene gestito con tecnologie sofisticatissime: operai delle ditte a buttare il sangue sui nastri per sbloccarli dai minerali a mani nude, pale e carriole”.