Per ora, secondo il calendario provvisorio diffuso da Confcommercio, la partenza dei saldi è articolata praticamente nell’arco di tutto il mese di gennaio. Ma in realtà alcune Regioni starebbero valutando il cambio di data dell’avvio delle vendite promozionali invernali in considerazione delle zone rosse istituite per i prossimi giorni.
In teoria si dovrebbe partire il 2 in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata, il 4 in Abruzzo e Calabria, il 5 in Sardegna e Campania. E dovrebbero essere queste le Regioni dove le date previste potrebbero slittare anticipandole o posticipandole. Fuori dal periodo dei divieti per le feste invece le partenze del 7 gennaio previste per Puglia, Sicilia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. L’Umbria dovrebbe cominciare il 9, il Lazio il 12.
Nella seconda metà del mese partenza prevista il 16 per le Marche e la Provincia Autonoma di Bolzano (comuni non turistici). I saldi arriveranno solo a fine mese, in Liguria, il 29, ed il 30 in Emilia Romagna, Toscana, e Veneto. In queste ultime regioni però come in altre , era stato possibile effettuare vendite promozionali già nei 30 giorni precedenti. Infine, per comprare in saldo nei comuni turistici della Provincia Autonoma di Bolzano, bisognerà attendere il 13 febbraio.
Se da un lato i commercianti attendono con grande trepidazione questo momento per cercare di rilanciare le proprie attività martoriate da un 2020 disastroso da un punto di vista economico a causa della pandemia, dall’altro i clienti sperano di poter trovare delle occasioni imperdibili dopo un’annata nel quale si è ridotto notevolmente il potere di acquisto degli italiani.
Ma i proprietari di attività dovranno fare in modo che gli avventori continuino a seguire le regole dettate dal governo per evitare la diffusione del Coronavirus:
Distanziamento sociale: Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio (salvo eventuali ulteriori prescrizioni regionali).
Affissione dei cartelli nei negozi: è obbligatorio che il negoziante esponga un cartello che indichi il numero massimo di clienti ammessi contemporaneamente e permanenza degli stessi nei negozi in tempi di Covid-19.
Obbligo delle mascherine: i clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi.
Disinfezione delle mani: prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.
Mentre le disposizioni da seguire in vista dei saldi sono le seguenti:
Indicazione del prezzo: è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Cambi: Confcommercio spiega che la possibilità di cambiare capo dopo averlo acquistato generalmente è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Riparazioni: nel caso in cui il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.
Norbert Ciuccariello