• 24 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Russia, sparatoria all’università di Perm: sei i morti

L'autore della strage, uno studente 18enne, è stato ucciso della polizia. Il bilancio aggiornato parla di 6 decessi e 24 persone ferite. La polizia cerca possibili complici.

Proprio il giorno successivo alla conclusione delle elezioni elettorali, che hanno sancito la vittoria di Vladimir Putin, la Russia viene sconvolta da un tragico fatto di cronaca: un diciottenne armato ha fatto irruzione all’università di Perm, nella Siberia Occidentale, uccidendo 6 persone e ferendone ventiquattro.

n un primo momento erano stata diffusa la notizia di almeno 8 decessi, mentre secondo le informazioni aggiornate del Centro Federale di Medicina delle catastrofi, sono sei le persone che hanno perso la vita. L’autore della strage a Perm, dato per morto in un primo momento, è invece ricoverato in ospedale ed è vivo.

Secondo il Ministero della Sanità alcuni dei feriti, di cui solo uno verserebbe in gravi condizioni, sarebbero stati raggiunti dai proiettili. Mentre gli altri avrebbero riportato delle lesioni dopo essersi lanciati dalle finestre nel tentativo di fuggire alla furia omicida dell’aggressore. Al momento dell’aggressione alcuni studenti hanno raccontato di essersi salvati perché si erano chiusi all’interno di un auditorium.

L’aggressore arrestato e ricoverato. In un post sui social affermava di non essere un terrorista

La testata indipendente Meduza ha diramato la notizia sull’identità dell’autore della strage: il suo nome sarebbe Timur Bekmansurov studente alla facoltà di legge dell’università. Si stava specializzando in scienze forensi. In un primo momento era stato annunciato il suo arresto, poi altre fonti hanno comunicato che il giovane è stato ucciso dalla polizia. Qualche ora fa la conferma che l’autore del folle gesto è ancora vivo.

Prima della sparatoria, il 18enne avrebbe scritto un post su VKontakte, social network considerato il ‘Facebook russo’, in cui chiedeva che le sue azioni non fossero considerate un atto terroristico e affermava di non essere membro di alcuna organizzazione estremista. “Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada“, aveva scritto nel post poi cancellato dallo stesso social network russo.

università Perm
A sx alcuni studenti si lanciano dalle finestre dell’università di Perm, a sx l’autore della strage

Si cercano possibili complici

Il fresco vincitore delle elezioni nazionali, Vladimir Putin, ha espresso profonde condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone uccise nella sparatoria all’università di Perm. Intanto il governo russo ha aperto un centro di crisi sul sito della sparatoria.

Il governatore della regione di Perm, Dmitry Makhonin, ha confermato che l’autore della strage del campus dell’università è stato neutralizzato e ha specificato che è in corso la ricerca di possibili complici. “Stiamo verificando l’informazione di possibili complici. Gli studenti potrebbero aver fatto confusione a causa della paura, gli spari si sono fermati“, ha asserito in una intervista all’agenzia Tass. .

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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