MILANO. Pop art nel capoluogo lombardo con Roy Lichtenstein e la mostra al Mudec, il Museo delle culture, che inizia oggi, primo maggio, e terminerà l’8 settembre prossimo. S’intitola “Lichtenstein. Multiple Visions”, è divisa in otto sezioni, e ripercorre in circa 100 opere tra stampe, sculture, arazzi, video, e fotografie, il lavoro dell’artista, evidenziando come gli elementi di diverse culture sono confluiti nel suo stile di riproduzione seriale dell’immagine. Il percorso espositivo a tema è ispirato all’evoluzione nel lavoro di Lichtenstein rispetto alla riproducibilità meccanica dell’arte, di cui è stato interprete. Nella sezione “Storia e Vernacoli” ecco le influenze della cultura americana del periodo del far west e degli indiani d’America, mentre in “Interiors” si notano ambienti di vita quotidiana, oltre allo studio ovale della Casa Bianca. In “Action comics” ci sono le opere più conosciute, con i soggetti maschili e femminili rappresentati in stile fumetto. Interessante, poi, la “Figura Femminile” della società americana in cambiamento: da casalinga felice a femminista con l’arrivo degli Anni Settanta. «L’arte di Lichtenstein potrebbe essere definita della visione. Lui è un artista dell’occhio, le sue opere sono un vero godimento estetico», ha affermato il curatore della mostra, Gianni Mercurio.