ROMA. Eusebio Di Francesco non è più l’allenatore della Roma. La notizia è stata diffusa intorno alle 18:00, il club giallorosso ha comunicato via social la decisione: “L’AS Roma comunica che da oggi Eusebio Di Francesco non è più il responsabile tecnico del club. – il post su Twitter – La società ringrazia l’allenatore per il lavoro svolto sulla panchina giallorossa e gli augura il meglio per il futuro“.
Manifestazioni d’affetto anche dal presidente James Pallotta che ha salutato il tecnico dichiarando: “Da parte mia e di tutta la Roma, vorrei ringraziare Eusebio Di Francesco per l’impegno profuso. Ha sempre lavorato con un atteggiamento professionale e ha messo al primo posto gli interessi del club rispetto a quelli personali. Gli auguriamo il meglio per la sua carriera“.
A seguito dell’esonero la società capitolina ha scelto di affidare la squadra a Claudio Ranieri, vecchia conoscenza giallorossa: prima come giocatore, dal ’72 al 74′, e successivamente come allenatore dal 2009 al 2011. Dall’ultima esperienza sono rimasti solamente due calciatori nella squadra attuale : De Rossi e Florenzi (aggregato dalla primavera, che giocò una sola partita), oltre a Francesco Totti ora nelle vesti dirigenziali. Nelle due stagioni in veste di allenatore, ha raggiunto alla prima stagione un secondo posto, dietro all’Inter del triplete e alla stagione successiva un sesto piazzamento. Il testaccino ha lasciato ottimi ricordi a Roma, ed è risaputo che è da sempre tifoso giallorosso. Pallotta spera con questa mossa di risollevare una squadra che rispetto allo scorso anno è decisamente scesa di livello. Ranieri è atteso nella Capitale domani alle 12,55 e nel pomeriggio ci sarà il primo allenamento agli ordini del nuovo tecnico.
Le colpe del calo non sono tutte da imputare all’ex allenatore abruzzese, l’errore più grande è rappresentato da una campagna acquisti non degna di una squadra che aveva ambizione di lottare per le prime quattro posizioni nel campionato italiano e di giocare degnamente in Champions con le squadre più competitive d’Europa. Di Francesco è stato considerato il caprio espiatorio della situazione, probabilmente le colpe andrebbero suddivise in maniera equa con società e direttore sportivo. Nella sessione di calciomercato estivo la Roma ha venduto tre top player: il portiere Allison, tra gli estremi difensori più forti al mondo, Kevin Strootman e Radja Nainggolan, più altri giocatori di non eccelsa qualità che avevano fatto oramai il loro corso nella squadra della Capitale. E’ sotto gli occhi che Monchi abbia sbagliato completamente la campagna acquisti: su dieci nuovi arrivati uno solo si è dimostrato all’altezza e per giunta il meno pronosticabile, ossia il giovane Niccolò Zaniolo. Il resto della ciurma, a partire dal portiere Olsen, passando per i difensori Santon e Marcano, il campione del mondo Nzonzi, Cristante, l’inutilizzato Coric, il campione navigato Pastore e il campioncino Justin Kluivert, hanno dimostrato dei grossi limiti a livello tecnico e di abnegazione. All’appello mancherebbe il portiere di riserva Mirante, al quale non va imputata alcuna colpa; nelle poche occasioni in cui è stato chiamato a sostituire il titolare si è dimostrato molto più affidabile del collega svedese, non a caso nell’unica sfida di Serie A disputata contro il Chievo Verona la sua porta è rimasta inviolata.
Oltre i nuovi innesti, si registrano performance imbarazzanti di altri calciatori già presenti in rosa come Perotti, Schick e nell’ultimo periodo anche di Fazio. Il compito affidato mister Ranieri sarà arduo, ma auguriamo ad un vero “core de Roma” di poter regalare grandi soddisfazioni alla sua nuova squadra e chi lo sa che nella prossima stagione non possa realizzare un miracolo come successe a Leicester tre stagioni fa. Come si suol dire “sognare non costa nulla“.