Dal mese di settembre, riprendono le notifiche di cartelle e avvisi e la relativa riscossione. La stessa PA dovrà provvedere al pagamento dei propri fornitori.
Con le notifiche ripartono anche i pagamenti d cartelle e rate sospese. Lo comunica l’Agenzia Entrate Riscossione con l’ultima chiamata per la rottamazione con scadenza maggio 2020.
Per il pagamento di cartelle e avvisi già scaduti prima dell’8 marzo 2020 il contribuente dovrà pagare la somma richiesta oppure ottenere un la rateizzazione per evitare l’avvio delle procedure di recupero.
Per gli atti in scadenza nel periodo dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, il pagamento dovrà essere effettuato entro il 30 settembre 2021 (mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione). Per i piani di dilazione , il pagamento delle rate in scadenza dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021 deve essere effettuato entro il 30 settembre 2021 versando almeno un numero di rate sufficiente a evitare la decadenza degli stessi, fissata dal decreto Ristori in 10 rate anche non consecutive (anziché le 5 ordinarie).
Restano con l’originaria data di pagamento le rate con scadenza successiva al 31 agosto 2021. I contribuenti che non riescono a pagare la quota in un’unica soluzione potranno quindi richiedere la rateizzazione del debito e avvalersi, in questo particolare momento, delle agevolazioni introdotte dal decreto
Ristori fino al 31 dicembre 2021. Tra le altre cose può presentare una richiesta di dilazione anche chi era ”decaduto”, senza il vincolo del versamento delle rate scadute.