• 25 Novembre 2024
  • LAVORO

Rinnovato il contratto a operai agricoli: aumento del 4,7%

È stato rinnovato il contratto collettivo nazionale degli operai agricoli, una manovra che interessa circa 1,2 milioni di lavoratori impegnati nelle campagne. Lo rende noto la Coldiretti che, insieme alle altre organizzazioni datoriali, ha rinnovato con Fai-Cisl, Uila-Uil e Flai-Cgil il contratto collettivo di lavoro proprio alla vigilia delle più importanti campagne di raccolta dei prodotti agricoli.

La dinamica salariale concordata prevede un’aumento del 4,7% dello stipendio nell’arco di un anno che sarà così ripartito: la prima tranche di aumento del 3% sarà messa in pratica il 1 giugno 2022, la seconda del 1,2% avverrà il 1 gennaio 2023 e la terza ed ultima dello 0,5% sarà messa in atto il 1 giugno 2023.

L’importanza di questa categoria di lavoratori

L’associazione ricorda come questa categoria rappresenti una risorsa fondamentale del nostro Paese in quanto grazie al loro apporto viene garantito l’approvvigionamento alimentare delle famiglie italiane, soprattutto in un momento di grande incertezza a livello internazionale come quello attuale caratterizzato da accaparramenti, blocchi, speculazioni e rincari sui prodotti agroalimentari a causa della guerra in Ucraina .

“Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di un importante segnale di responsabilità di imprese e lavoratori del settore agricolo nazionale di fronte ad una emergenza mondiale. Un riconoscimento è stato riservato al versante delle prestazioni di sostegno sociale ai lavoratori erogate dal sistema nazionale della bilateralità mantenendo comunque gli incrementi salariali nei limiti dell’inflazione reale”. 

Novità per alcune categorie

Inoltre particolare attenzione è stata prevista alle attività di agriturismo, della vendita diretta e delle fattorie sociali e didattiche creando le condizioni affinché alla contrattazione provinciale sia data la possibilità di prevedere forme aggiuntive di flessibilità.

È stato rivisto anche il regime di classificazione degli operai florovivaisti con l’inserimento di nuovi e importanti profili professionali e l’integrazione di figure già esistenti che necessitavano di un aggiornamento.

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