• 5 Novembre 2024
  • LAVORO

Riforma pensioni, dopo quota 100 spunta quota 92: di cosa si tratta?

Non smette di infiammare il dibattito previdenziale da quando vi é stato il cambio della guardia al Governo, gli occhi dei futuri pensionandi, infatti, sono tutti puntati sul premier Draghi per comprendere verso quale direzione intenderà andare post quota 100. Forse é quasi inutile ricordare che la misura fortemente voluta dalla Lega ormai é prossima alla scadenza ed andrà probabilmente essa stessa in pensione allo scadere della sperimentazione, ossia il 31/12/2021. Sebbene nei giorni scorsi il leader del Carroccio sia tornato ad invocare una possibile proroga, dato il contesto complesso in cui ci troviamo, di almeno un altro anno, giacché i risparmi accumulato consentirebbero una proroga della misura praticamente ‘a costo zero’.

Il dibattito politico pare incentrato comunque ancora sul post quota 100, come se ormai fosse certo che la misura, volente o nolente, terminerà il suo corso; tra le varie proposte l’ultima é quella di Delrio, esponente dem, che ha parlato di una quota 92. Vediamone i dettagli

Riforma pensioni 2021: dopo quota 100 verso quota 92?

Graziano Delrio , Pd, ha da poco rilanciato la quota 92 a suo avviso l’unica che potrebbe tutelare dallo scalone certo, si passerà infatti dall’attuale uscita a 62 anni a quella a 67, almeno i soggetti più vulnerabili: ossia donne, che difficilmente riescono a raggiungere un monte contributivo elevato e i lavoratori impiegati in mansioni usuranti, che per i mestieri che svolgono avrebbero diritto ad accedere prima alla quiescenza.

Ecco le sue parole: Per un Italia più giusta. Allo scadere di Quota 100, introduciamo Quota 92 (30 anni di contributi e 62 d’età) che aiuti donne e lavoratori impegnati in lavori usuranti. Diamo maggiori garanzie ai giovani. Anche così si esce dalla crisi”.

La proposta prevedrebbe però delle penalizzazioni sull’assegno ultimo, si parla infatti di un taglio del 3% per ogni anno di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, trattandosi di un anticipo di 4 anni , la penalizzazione massima sarebbe del 15%, al momento la proposta non parrebbe convincere né lavoratori, né sindacati. Che dalla loro sono, invece, per un’ uscita flessibile dai 62 anni d’età ed un minimo di 20 anni di contributi o per una quota 41 per tutti senza limiti anagrafici.

Pensioni anticipate 2021, quota 102 al posto dell’attuale quota 100?

Altra proposta nell’aria da tempo, in realtà, potrebbe essere quella di una quota 102 che prevedrebbe l’uscita con 38 anni di contributi, ma 64 d’età, anche se questo ulteriore innalzamento dell’età sicuramente farebbe ‘infuriare’ ancor più i lavoratori precoci che da tempo chiedono la quota 41. Una proposta che inizialmente era parsa pro quota 41 era quella depositata ai primi di gennaio dalla Lega, la Ddl 2855, ma in realtà l’uscita con 41 anni di contributi senza limitazioni anagrafiche sarebbe prevista unicamente col solo calcolo contributivo dell’assegno ultimo.

Ragione per cui anche questa proposta é stata letta come ‘beffarda’ da parte dei lavoratori quarantunisti, che mai e poi mai tollererebbero un assegno ridotto dopo 41 anni di lavoro. Preferiscono piuttosto dover centrare gli attuali requisiti previsti dalla Fornero, ossia 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. In una recente intervista sul sito Pensionipertutti, uno di loro, Roberto Sinesi ha esplicitamente detto di ‘non toccare la Fornero’, il dubbio infatti é che possano peggiorare ulteriormente i parametri di accesso alla quiescenza.

Sarà nostra cura informarvi non appena il cantiere previdenziale riaprirà e con esso dunque gli incontri tra Governo e sindacati, che da giorni stanno chiedendo al Ministro del Lavoro Orlando di riprendere il tavolo di confronto.

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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