Rientro a scuola 4 milioni di studenti. Molte le misure messe in campo per evitare i contagi che suscitano malumore, e nella notte proteste degli studenti sotto al Ministero dell’Istruzione
Un rientro a scuola pieno di regole quello del secondo anno dalla pandemia. Molte le misure valide fino al 31/12 imposte ai docenti agli alunni e perfino ai genitori. I maggiorenni che gravitano per lavoro o altro intorno alla scuola devono esibire il green pass. Devono essere tenute le mascherine, osservato il distanziamento a distanza, areate la aule e potenziato il trasporto pubblico.
Le misure adottate suscitano perplessità tra gli insegnati, alcuni dei quali non vogliono il Green pass obbligatorio. Preoccupato il personale scolastico incaricato dei controlli, e in vena di dare battaglia anche gli studenti.
Questa notte, l’Unione Degli Studenti ha organizzato un’azione sotto il Ministero dell’Istruzione, portando sugli scalini delle macerie, simboleggianti rappresentanti lo stato della scuola pubblica.
In una nota gli studenti scrivono: “Il rientro a scuola è incerto ma gli studenti e le studentesse da mesi dibattono su come ricostruire la scuola dopo la pandemia con la campagna. Mentre Bianchi tituba, la proposta è chiara: il 19 Novembre si scende in piazza Dopo i banchi a rotelle e il dibattito sì dad – no dad, gli studenti e le studentesse non solo hanno bisogno di tornare a scuola in presenza ma anche in sicurezza. Il ministero dell’istruzione assicura di aver investito milioni, ma i rappresentanti degli studenti conoscono bene i problemi delle scuole da anni”
Da lunedì 13 settembre il controllo della validità dei Green Pass, spetterà ad una piattaforma di Sogei studiata dal ministero dell’Istruzione, della Salute e dal Garante per la privacy.
La piattaforma sarà inserita nel Sidi (Sistema informativo dell’Istruzione), a cui ogni mattina si collegheranno i presidi delle scuole (o chi da loro delegato) per verificare i pass attivi e non attivi nel proprio istituto. I certificati non validi verranno segnalati da una luce rossa, quelli validi da una luce verde
Al quinto giorno di invalidità del Green Pass scatta la sospensione dal lavoro senza stipendio. Sono previste multe da 400 a 1.000 euro per il personale, anche esterno, che verrà trovato sprovvisto. La sanzione si applicherà anche ai presidi e ai datori di lavoro per non aver vigilato correttamente