È finalmente rientrato in Italia volo con a bordo padre Maccalli e Nicola Chiacchio, i due connazionali liberati ieri in Mali. Ad accogliere i due italiani all’aeroporto di Ciampino il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Ad annunciare la liberazione di Macalli e Chiacchio il governo ad interim di Bamako, notizia subito confermata dalla Farnesina che in una nota nella quale ribadiva l’avvenuta liberazione dei due ostaggi aveva elogiato «il prezioso lavoro del personale dell’Aise e di tutti i competenti apparati dello Stato» oltre a ringraziare sentitamente le autorità maliane per la collaborazione. Con i due italiani hanno riacquistato la libertà la cooperante francese Sophie Pétronin e Soumalia Cissé, noto politico maliano.
«Il buon esito dell’operazione, – prosegue la nota – oltre a mettere in luce la professionalità, le capacità operative e di relazione dell’intelligence, ha evidenziato anche l’eccellente opera investigativa dell’Autorità giudiziaria italiana ed il prezioso lavoro svolto dalle donne e degli uomini del ministero degli Affari Esteri e dell’intera Unità di Crisi della Farnesina».
Padre Maccalli, religioso della Società delle missioni africane (Sma), era stato sequestrato la sera del 17 settembre 2018 nella missione di Bomoanga, a circa 150 chilometri dalla capitale del Niger, Niamey. Chiacchio, invece, è stato rapito alcuni anni fa, probabilmente in Mali, mentre viaggiava come turista. Secondo quanto si apprende i due erano stati trasferiti in Mali dopo il sequestro in Niger, nel 2018, ad opera di gruppi jihadisti legati ad Al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi). A testimoniare che fossero ancora vivi ad aprile era stato diffuso un breve video che li immortalava.
«Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia! Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all’Aise, e alla Farnesina ItalyMFA per questo risultato», ha commentato su Twitter premier Giuseppe Conte. Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha espresso grande soddisfazione ringraziando l’intelligence italiana, in particolar modo l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), ovvero i servizi segreti italiani per l’estero.
Carlo Saccomando