• 23 Novembre 2024
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Richard Gere tra i testimoni nel processo Open Arms

Tra i testimoni contro Matteo Salvini nel processo Open Arms anche l'attore hollywoodiano Richard Gere

Richard Gere è tra i testimoni contro Matteo Salvini durante il processo Open Arms, accusato di sequestro di persona per il caso dei 147 migranti che per sei giorni sono rimasti a bordo della nave Open Arms prima di poter sbarcare a Lampedusa.

Il divo di Hollywood è stato chiamato a testimoniare sulle condizioni dei migranti a bordo dell’imbarcazione durante i giorni di attesa per un porto sicuro. Richard Gere infatti salì a bordo della nave spagnola per portare cibo ai migranti suscitando le critiche di Salvini, che commentò: “Li porti nella sua villa in America” Gere alla frase del ministro rispose semplicemente che la politica “deve accogliere e tutelare, non respingere i più bisognosi”.

Richard Gere e chef Rubio a bordo della Open Arms

La Procura di Palermo ha cercato di contenere l’ondata mediatica del processo e riferisce di voler sentire il famoso attore, non tanto per spettacolizzare il processo , ma perchè persone che è solito a bordo ed è informata sui fatti.

Salvini ha commentato “Quanto è serio un processo in cui verrà da Hollywood Richard Gere a testimoniare sulla mia cattiveria? Spero duri il meno possibile perché ci sono cose più serie di cui occuparsi” Tra gli altri testimoni anche Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio. Ammesso anche lo stesso interrogatorio di Matteo Salvini richiesto dall’accusa

Richard Gere salì a bordo della Open Arms nell’agosto del 2019 con chef Rubio. Insieme tennero una conferenza stampa per chiedere lo sbarco dei migranti. Il divo era partito da Lampedusa a bordo di uno yacht per portare i viveri alle persone salvate nel Canale di Sicilia.

Per la difesa possibili infiltrazioni terroristiche

Secondo la legale di Matteo Salvini Giulia Bongiorno, Salvini impedì lo sbarco per “Possibili infiltrazioni terroristiche”
l’Italia non aveva la competenza per assegnare il porto sicuro per lo sbarco alla nave nell’agosto del 2019.

Secondo quanto detto dall’avvocato Bongiorno, i servizi segreti avevano fornito dati su possibili infiltrazioni terroristiche, sconsigliando lo sbarco.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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