Così Federico Milieni Responsabile Marketing delle palestre a marchio GimFive, con cui ci siamo confrontati telefonicamente sulle ultime affermazioni di ANIF sulla campagna vaccinale, ci dice: “ti pare possa essere considerato un successo quello che ANIF, Associazione nazionale Impianti Sport e Fitness, vuole fare passare come tale per la nostra categoria? Cioé noi siamo al collasso, non ci arrivano i ristori, molte palestre non riapriranno e ci tocca sentir dire da chi dovrebbe rappresentarci : “Siamo estremamente soddisfatti di vedere cje la nostra protesta é stata ascoltata: i centri sportivi e le palestre sono da sempre al servizio della salute e adesso possono dare un grande contributo alla CAMPAGNA VACCINALE”.
Il successo é riaprire la palestre per vaccinare, ma davvero? Beh mi spiace, ANIF, non mi rappresenti, anzi NON CI RAPPRESENTI. Di seguito il comunicato che Federico ci ha girato e ci ha pregato di condividere, eccolo.
Nel mentre utilizziamo gli ultimi euro rimasti nelle nostre tasche per girare ogni piazza d’Italia, portando il disagio nostro e di un’intera categoria, chiedendo a gran voce la riapertura di tutte le palestre, apprendiamo con estremo stupore gli ultimi “successi” di ANIF (Associazione Nazionale Impianti Sport e Fitness), coloro che dovrebbero tutelarci e a cui, ahinoi, sino all’anno scorso, eravamo associati.
“Siamo estremamente soddisfatti di vedere che la nostra proposta è stata ascoltata: i centri sportivi e le palestre sono da sempre al servizio della salute e adesso possono dare un grande contributo alla CAMPAGNA VACCINALE! ANIF, aderente a Confindustria Federvarie e in collaborazione con la stessa, ha già dato disponibilità con i propri soci e abbiamo avviato una mappatura degli spazi che le aziende operanti sul territorio nazionale potranno mettere al servizio del paese in questa fase emergenziale…”
Senza voler entrare sul tema vaccinale, cui si occuperanno medici, scienziati e, dopo gli ultimi tristi accadimenti, anche le aule di Tribunale, poniamo a tale associazione, nella persona del suo Presidente Giampaolo Duregon, 3 semplici domande.
La storia purtroppo si ripete: come spesso accade, quando arrivi in “alto”, sei più propenso a tutelare te stesso e gli interessi di chi tiene in mano le redini del gioco, rispetto agli interessi dei tuoi associati, che ti hanno dato il privilegio di tutelarli.
Non vediamo l’ora che gli “amici” di ANIF, sempre molto solerti nel chiamarci per rinnovare la tessera (e inutili, oltre che invisibili nel momento del bisogno), facciano lo stesso anche quest’anno: in quella circostanza o, ancor meglio, quando li incontreremo personalmente, diremo loro ciò che, per ovvie ragioni, non possiamo mettere nero su bianco”.
A noi, sinceramente, il comunicato che ci é stato chiesto di diffondere ci sembra abbia già detto molto e non proprio velatamente, Federico, come responsabile marketing, difende gli interessi di GimFive e della categoria palestre, noi, dalla nostra, abituati a dare voce agli ‘invisibili’, abbiamo deciso di diffondere il comunicato, indipendentemente dalla forma dei contenuti su cui si può dissentire o meno.
A voi lasciamo le considerazioni in merito agli stessi: troppo esplicite e accusatorie nei confronti del Presidente di ANIF o il minimo che si potesse scrivere dato lo stato d’animo attuale?