Quale sarà il piano del Governo per le riaperture, arriverà prima o poi questo via libera alla pseudo normalità? In tanti se lo stanno chiedendo da mesi ormai, specie quelle attività i cui lavoratori sono sull’orlo di una crisi di nervi: gestori di palestre e piscine, ristoratori, baristi, quanti lavorano nei teatri, nei cinema, nel comparto turismo, tutti chiusi da troppo tempo ormai.
Ora dopo l’ultima conferenza stampa in cui Draghi aveva detto, destabilizzando i lavoratori, che una data certa di riapertura non poteva ancora essere fissata in quanto tutto dipenderà dai contagi, il leghista Massimo Garavaglia sollecita il Governo affinché venga da subito stabilito un piano. Non possiamo, dice, perdere così tanta competitività rispetto agli altri, dunque, é necessario procedere in almeno due direzioni, eccole spiegate nel corpo dell’articolo.
Per il Ministro del Turismo il 2 giugno, data in cui si celebra la Festa della Repubblica, si dovrà ‘liberare’ nuovamente l’economia, e dovrà coincidere con la data in cui si dovrà riaprire quasi tutto.
Il 2 giugno specifica Garavaglia non é una data di partenza, ma una data di arrivo, ossia anche il turismo, che nell’era pre-covid generava il 13% del Pil, e che sta pagando più degli altri il prezzo della pandemia, deve poter ripartire in sicurezza. Cosi potrebbe fare?
In un’intervista a La Stampa il Ministro del turismo ha ben spiegato quale logica potrebbe e dovrebbe seguire il Governo: “penso che si potrà iniziare a dare delle date settore per settore, con dei protocolli che possono essere più stringenti in una fase iniziale e diventare più larghi nel tempo”. Poi parlando delle tanto attese riaperture ha aggiunto: “le riaperture devono iniziare anche ad aprile, appena ci sono le condizioni” e per quanto riguarda la chiave di svolta per poter viaggiare e rilanciare il turismo tutto deve passare, a suo dire, dal green pass europeo.
“Si parla del 15 giugno, ma bisogna anticipare un pò per garantire la circolazione nei tempi giusti e per programmare la stagione estiva”. L’idea di Garavaglia é quella delle cosiddette Isole Covid free in quanto spiega, se la Grecia apre già dal prossimo 15 maggio a quanti si presentano con tampone negativo, mentre noi nulla facciamo, allora restando fermi perdiamo di competitività. Ecco perché, spiega, bisogna lavorare per far ripartire quanto prima la stagione estiva, e riaprire le spiagge in sicurezza, piuttosto con nuovi protocolli, ma già a partire dal mese di maggio.
Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ha dalla sua ipotizzato l’apertura dei ristoranti anche la sera “A metà del mese di maggio”. Anche Roberto Speranza é intervenuto sulla questione riaperture nella trasmissione Che tempo che fa dicendo di essere consapevole che “ogni chiusura comporta sacrifici sul piano personale, sono consapevole delle difficoltà di tante attività commerciali ed economiche, possiamo provare ora a capire come gestire questa fase e programmare settimane con meno limitazioni”.
La linea del Governo parrebbe dunque quella, sempre se i dati continueranno nel trend decrescente, di una possibile apertura graduale delle maglie restrittive e dunque, si spera, una riapertura delle attività maggiormente colpite. Già che se ne inizi a parlare, rispetto al ‘No’ deciso delle settimane scorse, ci pare un primo segnale , confidiamo, dunque, arrivino quanto prima date certe.