Sul fronte riaperture ieri vi è stato uno scontro acceso di vedute tra il premier Draghi e il Leader della Lega Salvini, per il primo non è possibile eliminare il coprifuoco, per il secondo non è più possibile mantenerlo ed andrebbe almeno allungato alle 23. Un coprifuoco a vita, dice il leader della Lega che non ha votato il decreto riaperture, no grazie!
Ma non è il solo a pensarla così Davide Leoncavallo, ristoratore di Roma e facente parte del movimento politico ‘cambiamo con Toti’ fa notare attraverso un lungo e ironico ma al tempo stesso pungete post Facebook che ora di essere sinceri, Non andrà affatto tutto bene, se non si agisce per tempo e se non si riaprono le varie attività al collasso. “Esiste un punto in cui le misure per contrastare il virus uccidono più del virus stesso. E’facile dire di stare a casa quando hai lo stipendio garantito, ma NON andrà tutto bene a casa di tutti”
Di parere analogo anche il Prof Giuliano Cazzola, Giusvalorista, ormai noto ai nostri lettori giacché spesso ci ha concesso interventi di assoluto pregio, che è stato ospite su La7 a Di Martedì e che toccando il tasto riaperture ha più volte sottolineato: “Ingiusto che una società vada in malora per far campare qualche anno in più uno come me o uno della mia generazione”. Eccovi le varie dichiarazioni al riguardo ed il punto ad oggi.
Così Salvini Su Facebook pochi minuti fa: “Coprifuoco a vita? No, grazie! La mia battaglia: eliminare il coprifuoco prima possibile, restituendo vita, diritti e libertà agli Italiani”
Ieri un post analogo spiegava i motivi del No al voto del decreto riaperture: “Serve dare fiducia agli italiani, che hanno dimostrato per un anno pazienza e rispetto delle regole. Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni”
Poi facendo notare come i dati sanitari siano per fortuna in netto miglioramento aggiunge, tornando a battere sulle riaperture assolutamente necessarie per permettere all’Economia di ripartire quanto prima e per dare ossigeno a tutte quelle attività sul lastrico: “Con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere e lavorare al chiuso e all’aperto. Voteremo il prossimo decreto se insieme al piano vaccinale e alla tutela della salute prevedrà il ritorno alla vita e il ritorno al lavoro”.
Dal canto suo Davide Leoncavallo, ristoratore ma altresì facente parte del Movimento ‘Cambiamo con Toti’, con un pungente e singolare post Facebook, che sotto vi riporteremo integralmente, sfata il mito e la frase che fino all’anno scorso era il motto comune scritto su ogni striscione appeso ai balconi ‘ Andrà tutto bene’ e dice dopo una lunga disamina ‘Non andrà tutto bene a casa di tutti’, come a voler sottolineare a quanti non capiscono le proteste attuali di palestre, ristoratoti, bar, solo perché hanno la fortuna di uno stipendio fisso, che forse sarebbe doveroso cambiare mentalità e soprattutto il modo di vedere le cose, allargando la propria prospettiva a 360°.
“CAMBIAMO mentalità“
Non muore nessuno se non si va dal parrucchiere per due mesi. Al massimo muore quel salone (e magari il titolare è tua sorella, tua mamma, tuo zio).
Non muore nessuno saltando la ceretta dall’estetista. Al massimo chiude quello studio… che magari è di tua figlia, tua moglie.
Non muore nessuno saltando due mesi di Danza. Al massimo chiude quella Scuola … che magari è di tua figlia, tua moglie di tua sorella ed è aperta da 30 anni.
Puoi anche non andare in palestra per 60 giorni. Chissenefrega. Al massimo non riaprirà più. E magari è di tuo padre.
Al ristorante? Ma cucinate a casa vostra… che tanto quando saranno metà in ginocchio tu potrai ottimizzare l’arte dell’uso del lievito che hai messo a fuoco in questi mesi. Sperando che il ristorante non sia di tuo figlio.
Sartoria? Ma davvero vai ancora dalla sarta? Ma compra su Amazon come tutti! Anche se la sartoria l’ha fondata tua nonna.
E che dire dei bar, birrerie… Meglio se chiudono, no? Così tuo marito torna a casa prima la sera. Sperando che tuo marito non sia il proprietario di quel locale.
Contadini Ma dai!!! Che le mele dalla Polonia riusciamo ancora a prenderle e del sano vino all’etanolo lo importiamo senza problemi.
Esiste un punto in cui le misure per contrastare il virus uccidono più del virus stesso
È FACILE DIRE DI STARE A CASA QUANDO HAI LO STIPENDIO GARANTIT ma NON andrà tutto bene A CASA DI TUTTI”
Di parere analogo il Professore Giuliano Cazzola, ex deputato del Popolo delle libertà, professore universitario ed attualmente esponente di +Europa, che intervenendo negli studi da Floris a DiMartedì dice chiaramente la sua posizione in merito alla riapertura dei ristoranti a pranzo ed a cena al Chiuso, prima riferendosi al Prof Lupi, professore ordinario di diritto tributario presente in studio, dice: “Lei che ce l’ha tanto con i ristoranti vorrei farle notare che sono stati aperti 10/15 giorni altrimenti sono sempre chiusi o hanno portato il cibo fuori a chi andava a ritirarlo. Però voglio fare un’affermazione che taglia la testa al toro, qui ci siamo capiti.
Allora Io ho 80 anni sono un soggetto a rischio, ho fatto tampone, sto facendo il vaccino, ho fatto controlli sierologici, porto la mascherina, anche se lo faccio più per educazione che per convinzione, però credo che si debba essere rispettosi, però io dico solennemente, se me lo consente, che trovo iniquo che una società vada in malora per far campare qualche anno in più uno come me e quelli della mia generazione”.
Voi come la pensate siete pro o contro le riaperture anche al chiuso e soprattutto pro o contro abolizione o almeno allungamento fascia oraria del coprifuoco? Fatecelo sapere.