In questi giorni si sta discutendo sulle ultime parole di Draghi e sulla road map delle riaperture dal 26 aprile in poi, che se inizialmente sembravano almeno aver fornito date certe e qualche minimo spiraglio per gli esercenti, più passano i giorni e più gli stessi si rendono conto che quanto concesso dal Governo è irrilevante per moltissimi che, comunque, non potranno riaprire.
Già perché tanti ristoratori non dispongono dei dehors esterni e dunque non potranno servire a pranzo ed a cena, inoltre preoccupa il tempo, le temperature di sera sono comunque ancora troppo basse perché le persone decidano di pranzare fuori.
Dunque quanto concesso dal 26 pare una non soluzione in realtà. Per altre categorie al collasso, invece, come piscine, palestre e fiere le date sono ancora troppo lontane se si tiene in conto che questi settori sono chiusi da molti mesi, piscine all’aperto dal 15 maggio, palestre al chiuso dal 1 giugno, fiere solo dal 1 luglio.
Liverani, consigliere regionale leghista dell’Emilia Romagna, dalla sua ha suggerito ai comuni del Ravennate, ma potrebbe certamente essere una proposta estendibile a tutta Italia, dehors gratuiti e possibilità di ristorazione al chiuso almeno per i conviventi, al fine di dare ossigeno a bar e ristoranti che in caso contrario non potrebbero riaprire non avendo spazi esterni. Eccovi le sue proposte nell’ultimo comunicato che ha diffuso.
Così Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega ER, in vista delle riaperture programmate dal Governo dal 26 aprile in poi: “I Comuni del Ravennate facciano quanto possibile per concedere spazi all’aperto, in forma gratuita, a bar e ristoranti
E ancora: “Gli esercenti sono preoccupati e molti di loro mi hanno contattato in quanto, non disponendo dei dehors, vedono sfumata la possibilità di alzare le serrande la prossima settimana”
“Per tutelare il più possibile questi imprenditori, già fortemente penalizzati dalle misure di contenimento del contagio, chiediamo la massima disponibilità dei Comuni e a rilasciare concessioni in tempi celeri e senza alcun canone, in modo da consentire l’allestimento di tavolini e posti a sedere, permettendo ai nostri baristi e ristoratori una ripresa delle attività.
Poi chiamando a rapporto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, lancia un appello sulle riaperture anche per i locali al chiuso.
Così l’esponente del Carroccio nel suo puntuale comunicato: “Il governatore appoggi la proposta avanzata dalla Lega di consentire a conviventi e famiglie di poter consumare pranzi e cene anche nei locali al chiuso di ristoranti e bar.
Si tratta di una misura di buon senso che, da una parte consente alle famiglie di poter scegliere se consumare all’aperto o al chiuso il pranzo o la cena, dall’altro alle attività commerciali di poter aumentare i coperti o, qualora non abbiano la disponibilità di dehors, di poter comunque ritornare a lavorare”
Liverani ha altresì anticipato che presenterà un’interpellanza in consiglio comunale a Faenza per richiedere proprio questa deroga di buon senso. A vostro avviso potrebbe funzionare, il Governo potrebbe partire da qui per dare speranza a quanti non avendo spazi aperti sono già automaticamente tagliati fuori dalle riaperture del 26 aprile?