La pratica del revenge porn purtroppo diviene sempre più diffusa, stiamo parlando di quelle persone che per vendicarsi delle relazioni finite decidono di diffondere sui social o tra famigliari video e/o foto intime degli ex partner, lo scopo?
Chiaramente denigratorio, far provare vergogna ed imbarazzo per una foto hard scattata in un momento di intimità. La condivisione personale di un momento intimo che diviene, per mano del proprio ex, pubblico al solo scopo di far pentire colei/colui che ha deciso di interrompere la relazione senza il consenso dell’altro. Generalmente, purtroppo i dati lo confermano, le vittime preferite del revenge porn restano le donne.
Il nuovo caso giunge da Potenza ed è ancora più paradossale di quelli che in passato abbiamo trattato, perché in questo caso il compagno, un uomo di 51 anni, dunque nemmeno più un ragazzino, ha deciso di inviare ai figli della compagna con cui si è chiusa la relazione un video privato intimo della donna .
Un gesto, si è poi scoperto, essere l’apice di un periodo di stalking, la donna è stata prima tempestata di messaggi e telefonate al solo scopo di essere convinta a riprendere la relazione e poi l’uomo, non raggiungendo l’obiettivo, è passato alle minacce ed alle offese pubbliche, dopodiché, non contento e infastidito dal fatto che lei non avesse alcuna intenzione di riprendere la relazione, ha deciso di contattare i figli della donna ed ha inviato loro un video intimo che riguardava la madre. Un gesto davvero di una bassezza incredibile, che hanno portato all’arresto dell’uomo che è stato sottoposto ai domiciliari.
L’uomo deve rispondere alle accuse di atti persecutori e di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. L’indagine è stata coordinata dalla Procura del capoluogo lucano, la richiesta di misura cautelare della Procura è stata accolta dal gip del Tribunale di Potenza in quanto l’uomo già in passato aveva perseguitato una donna con cui aveva una relazione sentimentale.
Ragion per cui avendo già avuto condotte persecutorie connotate inoltre da una crescente violenza piscologica ai danni delle vittime per la paura concreta che il soggetto potesse commettere ulteriori e più gravi comportamenti si è preferito disporre di misure cautelative.
Il problema comunque resta lo stesso, possibile che non si comprenda il limite tra amore e possesso? Il primo può terminare ed è giusto che il rispettivo partner sia lasciato libero di rifarsi la propria vita, senza correre il rischio di essere perseguitato o minacciato dal compagno/a di turno che non accetta la fine della relazione.