A partire da domenica 28 novembre a mezza notte scattano nuove restrizioni dovute all’aumento dei casi di coronavirus in Italia, per i viaggiatori in Romania. L’ingresso dall’Italia è soggetto all’obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni. Tuttavia, ne sono esenti, a patto che non mostrino sintomi da Covid-19, i viaggiatori che abbiano completato il ciclo vaccinale contro il SARS-Cov-2 da almeno 10 giorni o che mostrino l’esito negativo di un test RT-PCR eseguito non oltre 72 ore prima dell’imbarco oppure che siano guariti dal Covid-19 nei 180 giorni che precedono l’ingresso in territorio romeno. Il Governo romeno ha adottato le nuove restrizioni in base all’aumento del Rt italiano negli ultimi 14 giorni. Le autorità prolungheranno lo stato di allerta fino al 9 dicembre 2021 poi valuteranno i nuovi dati. Se l’indice Rt supererà il valore 3, l’Italia sarà considerata “Zona rossa”.
I test rapidi non sono più ritenuti validi come prova negativa. Anche i minorenni tra i 3 e i 16 anni sono tenuti ad esibire il risultato negativo di un test molecolare per l’infezione da virus SARS-Cov-2, effettuato 72 ore al massimo prima dell’imbarco o dell’ingresso in Romania con i propri mezzi. Una volta arrivate in Romania, le persone che dovessero sviluppare sintomi da contagio devono comunque contattare il numero unico di emergenza 112. Il personale medico farà una valutazione clinica e raccoglierà prove biologiche per l’effettuazione del test.
Secondo i dati del Ministero della Salute romeno, nelle ultime 24 ore, 1.958 persone sono state confermate positive e alte 160 sono decedute. In terapia intensiva sono ricoverati 1.312 pazienti. Dall’inizio della pandemia 1.773.845 persone hanno contratto il virus. Tra queste, 55.989 sono decedute. La popolazione locale è poco più di 19 milioni di abitanti e la percentuale di vaccinati contro il coronavirus è arrivata al 37,84%.